lunedì 4 luglio 2011

Città Vecchia: mo vida?


Ormai ridotta a relitto urbano, mentre il Comune di Taranto si affretta nascostamente a svendere a costruttori senza scrupoli la Città Vecchia in lotti pret-a-porter(che manco la vogliono regalata!); mentre si apre l'ennesima farsa della candidatura UNESCO; mentre ai cittadini di serie B dell'Isola, da decenni sono negati acqua potabile, nettezza urbana, sicurezza e pari diritti; ecco che la fanfara degli artisti vuole irrompere briosa d'estate, arte, musica e... movida (c'è mai stata a taranto una movida?)...
Per fortuna che ci sono gli artisti e i volontari a ricordarsi del nostro dinosauro millenario in decomposizione!!
Chissà che in mezzo alla gente, tra le solite frasi tipo: "io l'abbatterei tutta e ci farei ipermercati", "finchè ci vive questa gentaglia questo posto farà schifo", "io metterei loft per ricchi e risto-club aperti 24 ore", "io avevo un bisnonno che forse ci viveva, che miseria!", a qualcuno non passi davanti agli occhi la bellezza di una Signora Città ancora splendida, nonostante tutta la violenza subita; il fascino di una sparuta popolazione che ancora testimonia quello che noi siamo stati e la cultura del mare; la curiosità di un modo alternativo e socializzante di vivere senza misurarsi in base a scontrini e automobili... chissà!?
Intanto non mancherà il nostro sostegno all'arte tra la gente, così come non smetteremo mai di vigilare affinchè quel cumulo di tufi antichi non subisca più l'oltraggio dei più biechi, ignoranti interessi!
E che festa sia!!!


Progetto di recupero «Portiamo la movida nella Taranto vecchia»

«L’Isola... che vogliamo». Non è semplicemente un progetto per creare momenti di aggregazione in Città vecchia. È uno stile di vita e, nello stesso tempo, un modo di creare un circuito economico tra quei vicoli, croce e delizia per ogni cittadino di Taranto. Quest’idea segna un sentiero da percorrere per dimostrare che, oltrepassando il ponte girevole, di sera, ci si può divertire e ci possono essere momenti artistici di qualità. Il tutto senza far pagare. Pur essendo gratis, il circuito si alimenterebbe con i ricavi dei punti ristoro. Ma cosa chiede l’associazione culturale «Terra» promotrice di quest’iniziativa? Chiede al Comune di poter avviare un esperimento di movida utilizzando sia spazi all’aperto che alcuni edifici pubblici del Borgo antico (i due chiostri, quello di San Domenico e di San Michele; Palazzo Galeota e gli uffici del Risanamento Città vecchia). E lì, in quei luoghi, fare musica, teatro, arte nelle sue varie forme. Il Comune dovrebbe limitarsi a pulire la Città vecchia ed a garantire la vigilanza, la sicurezza, la viabilità.

Già ma quando quest’idea assumerebbe forma e sostanza? Questa movida tra i vicoli dovrebbe svolgersi il 27 luglio (il gran debutto) e poi nelle serate del 3, 10, 17, 24, 31 agosto ed il 6 e 13 settembre. In queste serate, in questi mercoledì, nel Borgo antico troveranno spazio anche le associazioni ambientaliste ed altre associazioni che potranno, tra un po’ di musica ed un film, ritagliarsi un ruolo in questo contesto così variegato. Il progetto è dedicato a Lucio Dione, l’imprenditore - ambientalista, tragicamente morto sul ponte girevole (fu investito mentre era sulla sua bicicletta) nella notte di Giovedì Santo. E il suo amore per la Città vecchia, le potenzialità che egli intravedeva tra quei vicoli e quei ruderi animano quest’idea che ora dovrà camminare sulle sue gambe. Questo progetto si regge e si alimenta su una sorta di protagonismo collettivo. Ognuno, secondo il proprio ruolo e le proprie competenze, offre ed offrirà il suo contributo.

Per questa ragione, l’elenco dei protagonisti (in genere da evitare perché tende ad annoiare) è d’obbligo. Serve a capire che questa volta «ci siamo chiesti - si legge nel progetto consegnato al sindaco Stefàno - non cosa Taranto potesse fare per noi ma cosa noi potessimo fare per Taranto». Ed allora, l’Isola che... vogliamo porta la firma di: Fabrizio iurlano (Enò); Toto Santacroce (presidente dell’associazione culturale Terra); Daniele Fusco (cinema Bellarmino); Alberto Durante (ingegnere e responsabile tecnico); Claudio Stola (geometra e responsabile tecnico); Lucio Dione; Attilio Monaco (Enò wine bar); Celeste Montorsi (d.j mod father group Taranto); Goffredo Santovito (mod father group Taranto); Lorenzo Giungato (organizzatore eventi); Alessandro Pisconti (musicista); Guido Balzanelli (d.j); Marco Del Vecchio (bikers); Vincenzo Saracino (organizzatore eventi hip pop, reggae, rap); Fido Guido (movimento rap,reggae Taranto); Ciro Merode (organizzatore eventi e concerti); Maurizio Vinci; Daniele Zampini; Fabio Dell'Erba (organizzatore eventi disco); Alex Campese (art-e'); Ettore Toscano (attore teatrale); Aldo Saracino (artista); Mel Peretto (sociologa); Er minio Biandolino(pittore); Luchino (art-e'); Clara Cottino (direttrice teatro Crest); Cristina Chirizzi (Teatro Crest); Marco Sebastio (addetto stampa); Ugo Lorusso (addetto stampa); Fabio De Fazio (organizzatore eventi); Marcolino (organizzatore eventi); Maurizio Minardi (organizzatore eventi); Pasquale Vadalà (scrittore); Domenico Ruggero (fotografo internazionale); Davide Intelligente (artista); Anna - maria Borsci (avvocato ed anbientalista); Alex Palmieri(dj); Luana Marturano(segreteria organizzativa); Francesco Dracca (responsabile artisti di strada); Massimo Raimondi (p.r); Enzo Enriquez (organizzatore eventi); Alberto Frangelli (organizzatore eventi); Gianluca Guastella (giornalista ed organizzatore di itinerari artistici); Angelo Candelli ( responsabile pubblicità); Andrea Fumarola (d.j); Monica Caradonna e Wemag (media partner); Marco Schnabl (musicista); Manolo Giuri (comunicazione faceb ook ); Roberta Villa (ambientalista); Daniela Spera (ambientalista); Alberto Dati (produttore musicale e d.j); Antonella De Fazio (responsabile associazione avvocati di strada). (GdM)

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