giovedì 7 luglio 2011

Altamarea taglia i ponticelli... Legambiente sempre "prona" a Niki...

Aia per l'Ilva di Taranto, è polemica: «Traditi da Regione, Provincia, Comune»

Ancora polemiche sull'ok della commissione istruttoria al rilascio dell’Aia all’Ilva di Taranto. AltaMarea va all’attacco di coloro che fino al 5 luglio scorso credeva fossero «interlocutori affidabili»: Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto e Comune di Statte. AltaMarea mercoledì sera, al termine di un’assemblea straordinaria, ha risposto picche all’invito del presidente Nichi Vendola che li aveva convocati, insieme a Legambiente, per il pomeriggio di oggi.
«Non siamo più disposti - hanno detto - a farci strumentalizzare da chi ha tradito la nostra fiducia. Da adesso, in poi questi rappresentanti istituzionali sono nostri avversari. Faremo un elenco, con nomi e cognomi, dalla Regione alle Circoscrizioni, e diremo ai cittadini di non votare più quei politici che ci hanno buggerati. Noi chiedevamo un’autorizzazione che tenesse conto dei dieci punti irrinunciabili che avevamo indicato e senza dei quali è solo una presa in giro. Nella conferenza di servizi, invece è stato partorito solo un topolino brutto e malfatto».

AltaMarea si è sentita presa in giro anche dal sindaco di Taranto: «La lettera inviata al Ministero dell’Ambiente il 30 giugno scorso è il trionfo dell’ipocrisia. Ci aveva assicurato che avrebbe fatto di tutto per consentire la nostra partecipazione alla conferenza di servizi, invece, ecco cosa ha scritto al Ministero: “In riferimento alla richiesta avanzata dall’associazione AltaMarea (prot. 024/2011) di poter partecipare alla conferenza di servizi indicata in oggetto, questo Comune ne valuta positivamente le motivazioni a sostegno di essa, lasciando, comunque, alle autonome determinazioni di codesto Ministero le decisioni finali, pur auspicandone l’accoglimento”. Insomma, - hanno commentato gli ambientalisti - non ci pare che si sia speso più di tanto». (Quotidiano)
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ILVA, Legambiente a Regione: “sollecitare Ministero per riesame AIA”

SI è tenuto nel corso del pomeriggio odierno l’incontro tra Legambiente e Regione volto alla discussione delle questioni relative all’autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA di Taranto. Come è noto nella giornata del 5 luglio 2011 si è tenuta presso il Ministero dell’Ambiente la Conferenza di Servizi decisoria per il rilascio dell’AIA nell’ambito della quale la Regione, rappresentata dall’assessore alla qualità dell’ambiente e dai propri tecnici, ha espresso, a valle di una specifica deliberazione di giunta regionale, il proprio parere positivo in merito al parere istruttorio licenziato dalla Commissione IPPC condizionando tuttavia tale parere a condizioni aggiuntive specifiche richieste al Ministero dell’ambiente nella sua qualità di autorità competente.

L’incontro odierno tra Legambiente e Regione ha seguitola Conferenza di Servizi ed è stato finalizzato a effettuare approfondimenti tecnici sulle posizioni assunte nell’ambito del procedimento di rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e in merito ad alcuni specifici contenuti prescrittivi del parere istruttorio approvato in sede di Conferenza di Servizi. L’assessore Nicastro ha brevemente introdotto l’incontro rappresentando le numerose tappe che hanno caratterizzato l’intero percorso amministrativo per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale soffermandosi in particolare sui principali interventi dell’amministrazione regionale di pungolo e sollecitazione al Ministero dell’ambiente ai fini dell’adozione da parte dello stabilimento delle migliori tecnologie disponibili, della garanzia del pieno rispetto della norma regionale sulle emissioni di diossine e della norma sul benzo(a)pirene.

L’assessore ha sottolineato l’importanza dei momenti di incontro e di confronto con le associazioni ambientaliste, in particolare di Legambiente, per l’azione di stimolo che le stesse esercitano nei confronti degli Enti cui spesso consegue un effettivo miglioramento delle condizioni dell’ambiente. Legambiente, ribadendo nella sostanza quanto già rappresentato nelle proprie osservazioni inviate al Ministero e a tutti gli Enti rappresentati nella Conferenza di Servizi, ha effettuato una puntuale disamina dei contenuti del parere istruttorio e ha manifestato le proprie perplessità sulle seguenti tematiche: limiti alle emissioni in atmosfera, scarichi idrici, barriera mento dei parchi minerari, emissioni diffuse e sistema di videosorveglianza. I rappresentanti della Regione hanno confermato che la posizione positiva al rilascio dell’AIA espressa dalla Regione trova la sua motivazione nel pieno e persistente convincimento che il rispetto delle nuove prescrizioni e il rispetto dei nuovi limiti autorizzati, molto più stringenti rispetto a quelli delle precedenti autorizzazioni, consentirà una effettiva e reale maggiore garanzia di tutela dell’ambiente per il territorio di Taranto. La posizione assunta dalla Regione è stata quella che l’ulteriore differimento della decisione finale in ordine all’AIA avrebbe avuto, come unico effetto, il persistere di condizioni di non completo adeguamento alle migliori tecnologie disponibili, inoltre non avrebbe consentito l’implementazione del nuovo sistema di controlli e monitoraggio che il piano di monitoraggio e controllo approvato prevede.

Quanto alle perplessità manifestate da Legambiente, i rappresentanti della Regione hanno puntualizzato che l’amministrazione ha chiesto ed ottenuto dal Ministero l’impegno a procedere al riesame dell’Autorizzazione a valle del completamento del monitoraggio diagnostico in corso da parte di Arpa Puglia su IPA e benzo(a)pirene nonché l’impegno da parte del Ministero a procedere all’istituzione di uno specifico tavolo tecnico per la valutazione degli effetti cumulativi nell’area tarantina derivanti dai numerosi impianti industriali ivi presenti. L’amministrazione regionale, nel rispetto delle posizioni e dei diversi ruoli che caratterizzano l’ente e le associazioni, ritiene che il rilascio dell’AIA per lo stabilimento di Taranto costituisca un ulteriore tassello significativo per il miglioramento delle condizioni ambientali dell’area di Taranto ma che tale rilascio non possa costituire la conclusione del percorso intrapreso bensì una tappa importante. Legambiente comunque sottolinea che non ritiene affatto chiusa la partita e che continuerà a svolgere il suo ruolo d sentinella al fine di garantire le più rigorose misure a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente.

La fase conclusiva dell’incontro è stata particolarmente costruttiva, infatti Legambiente ha formulato alla Regione le seguenti richieste: necessità di garantire all’Arpa una dotazione organica adeguata all’impegno in termini di controlli su ILVA che dovrà assicurare insieme ad ISPRA a valle dell’approvazione dell’AIA necessità di contribuire a svolgere un’azione di sollecitazione nei confronti delhttp://www.blogger.com/img/blank.gif Ministero per il riesame dell’AIA richiesto dalla Regione all’esito del monitoraggio diagnostico sul benzo(a)pirene e per il riesame finalizzato alla valutazione degli effetti cumulativi generati dagli impianti industriali nell’area di Taranto e Statte mediante l’istituzione di un tavolo partecipato dagli Enti e da tutti gli stake holders creazione sul portale del Servizio Ecologia della Regione Puglia di uno specifico focus sui provvedimenti più roòevanto sulla città di Taranto e che consenta di raccogliere e rendere disponibili al pubblico le informazioni su ILVA, sugli esiti dei controlli effettuati, sul rispetto delle prescrizioni e sul monitoraggio del benzo(a)pirene in corso necessità che il Centro Regionale Aria finanziato dalla Regione e ospitato presso l’ospedale Testa venga avviato quanto prima al fine di rendere operativo un presidio degli enti a garanzia della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini La Regione ha condiviso l’importanza delle richieste formulate da Legambiente e si è impegnata a dare pieno seguito alle stesse. (Statoquotidiano)

1 commento:

Paolo M ha detto...

Che dramma questo dell'Ilva, e che urgenza di fare tutti il possibile per cambiare lo stato delle cose.. non si puo' continuare a morire in uno dei posti più belli e storicamente importanti d'Italia, dove è nata la cultura..
Nel mio piccolo, da napoletano, sto cercando di mobilitare tutti. Proprio oggi pubblico nel mio blog un articolo sul problema.. uniamoci.
Paolo
http://sanguevivo.wordpress.com/2011/07/09/il-fiato-corto/