I LIQUAMI NEL MARE? COLPA DEI GIORNALISTI
di DOMENICO PALMIOTTI (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Finirà che l’esplosione di liquami a Pulsano è colpa della «Gazzetta» e non di un depuratore sottodimensionato e di uno, nuovo, che non è mai entrato in funzione. Finirà che l’ordinanza con cui il sindaco di Pulsano, Giuseppe Ecclesia, lunedì 13 luglio ha vietato temporaneamente, e per motivi precauzionali, la balneazione nel tratto antistante gli stabilimenti «Gabbiano» e «Capitan Morgan», è stata un clamoroso abbaglio dei giornalisti. Finirà che aver pubblicato le fotografie dei cartelli con l’ordinanza del sindaco e della spiagga deserta, perchè sgomberata in fretta e furia, è stato uno squallido fotomontaggio. Già, perchè a sentire il sindaco di Pulsano è colpa della «Gazzetta» che ha ingigantito i fatti, travisandoli e strumentalizzandoli.
Respingiamo al sindaco tutte queste accuse e gli poniamo tre domande semplici: 1) è vero o non è vero che lunedì 13 a causa di un cattivo funzionamento dell’impianto c’è stato uno sversamento di liquami?; 2) è vero o non è vero che il sindaco ha dovuto emanare un’ordinanza con cui vietava i bagni nel tratto di mare contaminato?; 3) è vero o non è vero che quelle spiagge sono state sgomberate e che tali sono rimaste per tutto il giorno? Giudichino i lettori se dire queste cose è fare strumentalizzazione o raccontare i fatti. Giudichino i lettori se aver dedicato spazio a quest’episodio era ed è doveroso, considerato che siamo nel cuore dell’estate e che quello di Pulsano non è certo un tratto sperduto di litoranea, o è stata invece una forzatura. Se poi il sindaco e magari qualche operatore turistico vogliono la verità addolcita anche quando è aspra, solo perchè raccontando i fatti ne perde l’immagine, o vogliono che si taciti l’interessamento della Procura, la «Gazzetta» non può seguirli su questa strada.
1 commento:
Intanto il 29 luglio il consiglio comunale ha bocciato la mozione che richiedeva di stilare un piano per il completamento del nuovo depuratore con la lista delle attività e per ciascuna attività i nomi dei resonsabili e le date di inizio e fine prevista. Poi dicono che le porte del Comune sono aperte e predicano la trasparenza! Cifre, date e nomi non vengono dati e poi si lamentano che la distanza tra cittadini è politica cresce sempre di più.
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