mercoledì 16 novembre 2011

Non passa la manomissione delle norme sui campi elettromagnetici

20.000 sarebbero state le antenne soprattutto di telefonia mobile installate su tutto il territorio nazionale: l'ultima spallata del Governo Berlusconi prima della sua caduta. Il decreto Sviluppo conteneva infatti una legge relativa all’elettromagnetismo che favoriva i gestori di telefonia mobile a danno dei cittadini e della salute pubblica: la legge, infatti, prevedeva il potenziamento dei limiti del 30% per gli impianti radio e tv mentre del 70% per gli impianti di telefonia mobile. Potenziamento che avrebbe comportato " un aumento sensibile dei livelli di elettrosmog nelle nostre città, oltre a una maggiore incidenza di cancro nella popolazione” come denunciato dall'ISPRA che con l'Asso-ARPA avevano contestato apertamente la nuova norma.

Da Asso-Arpa la buona notizia: la norma non è passata!


Ma intanto - qui a Taranto - le antenne continuano a "spuntare" come funghi. Non ultima, l'antenna installata all'ingresso del quartiere Paolo VI di Taranto, sempre a pochi passi dal centro abitato e comunque vicino ad una scuola elementare. Ricordate la lotta delle donne contro il proliferare delle antenne ben rappresantata nel film di Robilant "Mar Piccolo"?
E' bene allora domandarsi: a che punto sta l'egregio lavoro realizzato dal Comune di Taranto sulla mappa on line delle antenne di telefonia mobile?
Viene aggiornato? L'associazione Peacelink aveva fatto un ottimo lavoro: non facciamo che le energie riposte vengano poi disperse.

http://groups.google.com/group/ufficioantenne/topics





Comunicato Stampa di Peacelink

Vittoria della ragione e dell'indignazione. Non passa la manomissione delle norme sui campi elettromagnetici ---

Il blitz sui campi elettromagnetici non è passato. Poco prima di cadere il Governo aveva cercato di modificare la normativa inserendo nella bozza del Decreto Sviluppo delle norme peggiorative.

AssoArpa, il coordinamento delle varie agenzie di protezione ambientale, aveva lanciato l'allarme che PeaceLink aveva subito sostenuto e rilanciato con questo comunicato

Elettrosmog, possiamo stoppare il blitz del governo

http://lists.peacelink.it/news/2011/11/msg00018.html

Il tam tam si è allargato e l'ondata di indignazione ha prodotto i suoi effetti.

Leggiamo infatti questo comunicato del prof. Giorgio Assennato, Presidente di AssoArpa: "Si comunica che dal Decreto Sviluppo approvato lo scorso 12 novembre è stato ritirato l’articolo 12, che modificava la normativa sulle misure dei campi elettromagnetici, articolo che era stato oggetto di una nota critica di AssoArpa e di ISPRA, in quanto la sua approvazione avrebbe comportato la riduzione della tutela della popolazione. Consideriamo questa decisione un successo del sistema agenziale, con l’auspicio che le decisioni politiche in materia ambientale vengano adottate anche tenendo conto dei pareri degli organi tecnico-scientifici".

PeaceLink ritiene che questa sia una importante vittoria che ha scongiurato il ripetersi di casi analoghi, come il blitz del governo dell'agosto del 2010 quando - all'insaputa dell'opinione pubblica - fu manomesso il limite del benzo(a)pirene nella normativa ambientale.

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