mercoledì 26 ottobre 2011

Chi risponde della "strage degli innocenti"?

Chi paga per questi crimini?



"Sembra paradossale il fatto che oggi, mentre all’interno dell’Ilva i periti guidati dal gip Todisco riprendono la Super-perizia, per far luce sull’ipotesi di disastro ambientale formulate dalla Procura di Taranto, a distanza di poche decine di km si consuma l’ennesima mattanza. Oltre 300 capi di bestiame, prelevati questa mattina, sono stati abbattuti perché contaminati da diossina e Pcb con valori oltre i limiti di legge.

Veleni ormai presenti nelle pecore, nei mitili, nei terreni e anche nelle nostre carni.

A distanza di 3 anni continuano a pagare le “vittime” mentre Chi ha inquinato continua a inquinare e chi potrebbe e dovrebbe tutelare la nostra Salute, l’Economia e la Storia di questa Terra continua ad ammiccare alla grande Industria.

Ci chiediamo fino a quando saremo costretti a subire e fino a quando questa Città sarà disposta a pagare un prezzo così alto prima di alzare la testa e di chiedere Verità e Giustizia.

Da parte di questo Comitato, che nel Progetto “nelle tue radici la Vera Identità” ha affrontato sabato e domenica in piazza Della Vittoria, con la presenza e la testimonianza di alcuni allevatori, l’argomento dell’ordinanza che li riguarda, la richiesta che si faccia luce, una volta per tutte, sulle responsabilità di tutti coloro che lasciano morire questo territorio, la sua gente, la sua cultura, la sua economia e contemporaneamente la massima e piena solidarietà agli amici allevatori ai quali, ancora una volta, viene negato il diritto al futuro.

Il Comitato Donne per Taranto"

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