Nel 2009 in Puglia 277 incendi hanno compromesso 1527 ettari di superficie boscata e 2831 di superficie non boscata, contro i 485 incendi e gli 8489 ettari bruciati nel 2008. Un segnale estremamente positivo riconducibile da un lato al sistema di contrasto del fenomeno sempre più perfezionato, dal punto di vista organizzativo, tecnico e strumentale, dall’altro alla crescita della sensibilità collettiva per la tutela dei boschi.
I dati pugliesi del dossier di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile, “Ecosistema Incendi 2010”, sono stati presentati in conferenza stampa a Bari da Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, alla presenza di Fabiano Amati, Assessore alle Opere Pubbliche e alla Protezione Civile della Regione Puglia e Luigi Perrone, Presidente dell'Anci Puglia, con la partecipazione di Mario Volpe, Vice Prefetto con delega alla Protezione Civile, Giovanni Misceo, Comandante Provinciale Bari del Corpo Forestale dello Stato e dei sindaci premiati.
Dall'indagine risulta che, a dieci anni dall’emanazione della Legge Quadro 353/2000, ben il 70% delle amministrazioni comunali svolge complessivamente un lavoro positivo di mitigazione del rischio incendi boschivi, dimostrando una crescente sensibilità e attenzione verso la tutela dei boschi e delle aree forestali. In Italia sono solo 20 le amministrazioni comunali che hanno ottenuto per il 2010 il voto di 10/10, con una classe di merito di “ottimo lavoro” nella mitigazione del rischio incendi boschivi. Di questi, ben 8 sono pugliesi: Andria, Alberobello, Bari, Corato, Melendugno, Nardò (premiato per il secondo anno consecutivo), Pietramontecorvino e Putignano che hanno guadagnato il riconoscimento della bandiera “Bosco Sicuro” durante la conferenza.
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I peggiori comuni pugliesi nella mitigazione del rischio incendi si sono rivelati Bitonto e Taranto con voto 2,5. Il primo palesa 3 roghi e 569 ettari andati a fuoco, mentre la città ionica è stata interessata da 28 incendi e 741 ettari bruciati.
“Gli interventi sono positivi, ma i roghi sono ancora numerosi. - commenta Fabiano Amati, Assessore alla Protezione Civile della Regione Puglia - La mia richiesta è destinata ai cittadini pugliesi, affichè denuncino alle autorità fatti e circostanze sospette, oltre che gli incendiari, anche in forma anonima. È un accordo morale per reprimere il fenomeno e non vanificare il lavoro e gli sforzi dei volontari della Protezione Civile”. (Gofasano)
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