Nota di rettifica del professor Giorgio Assennato al caporedattore del quotidiano La Repubblica - Bari
Bari, 28 luglio 2010 – Gentile dott. Costantini,
è comparsa nell’edizione odierna di La Repubblica Bari una mia dichiarazione virgolettata secondo cui avrei affermato che i bambini (del quartiere Tamburi di Taranto) “potrebbero contaminarsi semplicemente rotolando per terra”.
Vorrei precisare che non ho mai rilasciato una tale dichiarazione, dato che non corrisponde in nessun modo alla mia opinione scientifica.
Com’è noto, la Regione ha approvato l’analisi di rischio realizzata da tecnici nominati dal comune di Taranto nel corso di una conferenza di servizi in cui il Dipartimento Provinciale di Taranto di ARPA Puglia ha validato i risultati della caratterizzazione e ha espresso parere favorevole sulle conclusioni. La Direzione Generale di ARPA è intervenuta successivamente a seguito di una richiesta di parere formulata dall’associazione Altamarea, e l’indagine alla base dell’ordinanza sindacale è in questo momento oggetto di approfondimento da parte dei tecnici dell’Agenzia.
A parte alcuni rilievi di carattere metodologico, in particolare vorrei sapere se si è tenuto conto del fatto che le linee guida dell’Environmental Protection Agency statunitense per il berillio considerano che meno dell’1% del berillio ingerito viene poi effettivamente assorbito dall’organismo.
È evidente che, se tale aspetto non è stato preso in considerazione nello studio di Taranto, le conclusioni successive devono essere adeguatamente riconsiderate.
Cordiali saluti, Prof. Giorgio Assennato
Direttore Generale ARPA Puglia
1 commento:
Mi pare difficile che qualcuno possa ingerire il berillio, visto che non penso che bambini ed adulti si mangiano la terra. Il problema è per l'inalazione: cosa dice l'ARPA in proposito? SI sa quali sono le concentrazioni di berillio misurate?
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