domenica 27 ottobre 2013

Per l' Ilva di Taranto: una settimana di "fuoco"

Sarà questa che viene una settimana di fuoco per l'Ilva di Taranto, cadenzata da "caldi appuntamenti" che "scottano". Non solo scadenze giudiziarie ma anche ambientali.

Questa la nota stampa dell'AGI

(AGI) - Taranto, 27 ott. - Si apre una settimana importante per l'Ilva di Taranto con scadenze giudiziarie e ambientali che si intrecciano. Nei prossimi giorni saranno infatti notificati gli avvisi di conclusione dell'indagine relativa al reato di disastro ambientale dello stabilimento siderurgico, inchiesta deflagrata a luglio del 2012 e che in un anno ha visto sequestri e arresti, gli ultimi dei quali avvenuti lo scorso settembre (cinque cosiddetti "fiduciari" di Riva, la struttura di "governo parallelo" della fabbrica attraverso la quale la famiglia Riva si assicurava il controllo delle attivita'). Una cinquantina gli avvisi di conclusione delle indagini che fara' notificare la Procura di Taranto e riguarderanno oltre alle persone gia' arrestate nei mesi scorsi - tra cui gli ex presidenti dell'Ilva, Emilio e Nicola Riva, padre e figlio, l'ex direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso, l'ex consulente dello stabilimento di Taranto, Girolamo Archina', l'ex presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, l'ex assessore all'Ambiente della Provincia di Taranto, Michele Conserva -, anche Fabio Riva, vice presidente del gruppo Riva, figlio di Emilio, colpito a novembre da ordinanza di custodia cautelare in carcere ma che deve essere ancora estradato dall'Inghilterra, nonche' esponenti della pubblica amministrazione.

 Non solo scadenze giudiziarie, con l'impatto che inevitabilmente determineranno, per l'Ilva di Taranto. Nella prossima settimana, infatti, ci sono anche due scadenze che riguardano il risanamento della fabbrica siderurgica e l'attuazione delle prescrizioni dell'Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dal ministero ad ottobre 2012.

Il 30 ottobre, al Comune di Taranto, si riunira' la conferenza dei servizi prevista dal Suap (Sportello unico delle attivita' produttive) chiamata ad esaminare i progetti per la copertura di tre parchi minerali piccoli e di un'area di gestione dei rottami ferrosi. I parchi intereressati sono omo-coke (miscela di minerali di ferro destinati alla sinterizzazione e carbon coke) e agglomerato nord e sud (sinterizzato di minerali di ferro per gli altiforni). La superficie complessivamente coperta sara' pari a 74.120 metri quadrati. Le coperture dei parchi omo-coke e agglomerato nord e sud saranno formate da strutture in legno lamellare, con fondazioni in calcestruzzo armato, di forma e dimensioni differenti in funzione delle macchine operatrici che lavorano all'interno dei capannoni.






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