giovedì 18 luglio 2013

Sempre peggio

Ilva. Il decreto passa all’esame del Senato. Anche Rossi chiede legge nazionale per il "danno sanitario"

Il 29 luglio l’Aula del Senato inizierà la votazione del decreto-legge 61/13, recante nuove disposizioni urgenti a tutela dell'ambiente, della salute e del lavoro nell'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale, già approvato in prima lettura e modificato dalla Camera dei deputati, che al momento è all’attenzione delle Commissioni riunite Industria e Ambiente.
Le modifiche apportate da Montecitorio, rispetto al testo uscito da Palazzo Chigi, riguardano la possibilità del Commissariamento per un solo ramo d’azienda o stabilimento in caso di “pericoli gravi e rilevanti” per l'ambiente, e non più quindi dell'intero gruppo industriale. E in più il commissario potrà intervenire solamente nei siti industriali di interesse strategico nazionale con più di mille dipendenti (cassa integrazione compresa).
Per la parte riguardante le emergenze ambientali di carattere industriale il passaggio alla Camera ha abrogato la figura del Garante per l'attuazione dell'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale); prevedendo che sarà lo stesso commissario, d'intesa con gli enti locali, a informare cittadini sulle operazioni di risanamento.
Tra le modifiche accolte dall'Assemblea prima di consegnare il testo al Senato figura anche l'allentamento del Patto di stabilità interno della Regione Puglia per favorire le azioni di bonifica.
Sempre con gli emendamenti approvati direttamente dalla Camera arriva la qualifica agli ispettori dell'Ispra di ufficiali giudiziaria, mentre all'Istituto sono assegnati 90mila euro l'anno per le nuove attività di controllo affidate. Sono state inoltre votate alcune norme relative all'applicazione delle prescrizioni dettate dall'Autorizzazione integrata ambientale: le commissioni di merito, Ambiente Ll.Pp. e Attività produttive, avevano precisato che può essere modificata nei tempi di attuazione ma non nei contenuti, dall'Assemblea è giunto il termine di 36 mesi alla sua attuazione. E nemmeno la Valutazione del danno sanitario (Vds) potrà infine modificare le prescrizioni Aia; le Regioni potranno tuttavia chiederne il riesame.
  Proprio sulla valutazione del danno sanitario si sono scatenate le regioni in particolare la Puglia. Nichi Vendola ha scritto infatti due lettere inviate al Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e a tutti i Presidenti di Regione, oltre che al Presidente della Conferenza delle Regioni per chiedere in sostanza: una normativa nazionale che generalizzi il concetto di Valutazione del Danno Sanitario, una richiesta di partecipazione delle grandi industrie italiane a giocare la partita del cambiamento per praticare un nuovo rapporto con il territorio e una richiesta al Senato di ripristino della figura del Garante dell'Autorizzazione Integrata Ambientale per l'Ilva di Taranto.
  Alle parole di Vendola ha fatto eco il presidente della Toscana Enrico Rossi ritendendo condivisibile la proposta sul danno sanitario la questione posta dal presidente Vendola è condivisibile e noi siamo interessati a sostenerla”, ha detto Rossi  che ha poi aggiunto “Riteniamo che la sede migliore per discuterne e per dare uno sbocco operativo a questa iniziativa sia la Conferenza delle Regioni, che, tra l'altro, si riunisce proprio domani”. Ovvero oggi. (Quotidianosanita)

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