sabato 6 luglio 2013

Ben Conservato!

Ilva: ex assessore provincia resta agli arresti domiciliari

Istanza di liberta' rigettata per Michele Conserva, l'ex assessore all'Ambiente della Provincia di Taranto - incarico dal quale si e' dimesso lo scorso settembre - arrestato lo scorso 15 maggio insieme al presidente dell'ente, Gianni Florido, nell'ambito di una delle fasi dell'inchiesta giudiziaria sull'Ilva 'Ambiente Svenduto'. Conserva resta agli arresti domiciliari perche', secondo i giudici, l'ex assessore dispone ancora di una fitta rete di relazioni e contatti che potrebbe agire a suo favore . (Rep)
Il 15 maggio scorso era finito, invece, in carcere insieme all’ex presidente della Provincia Gianni Florido con le accuse di concussione tentata e consumata in relazione a pressioni su un dirigente della Provincia per favorire l’Ilva. Dieci giorni dopo aveva ottenuto i domiciliari (come Florido). I suoi difensori avevano presentato al gip Patrizia Todisco una nuova istanza di revoca, che era stata rigettata. Ora il Tribunale ha nuovamente respinto la richiesta di rimessione in libertà.
Gli altri indagati che furono raggiunti da misura restrittiva a maggio sono l’ex dirigente dell’Ilva, Girolamo Archinà, e l'ex segretario della Provincia di Taranto, Vincenzo Specchia (era ai domiciliari ed è tornato in libertà una decina di giorni dopo). Al centro delle contestazioni per Conserva e Florido le autorizzazioni alla discarica Mater Gratiae. I due sono accusati anche di aver indotto, dal 2006 al 2011, dirigenti del settore ecologia e ambiente della Provincia di Taranto a rilasciare autorizzazioni per la discarica gestita dall’Ilva in carenza dei requisiti tecnico-giuridici.
(GdM)

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