domenica 4 novembre 2007

Nuovo Sondaggio sul blog........


Sei favorevole al referendum popolare per la chiusura dell'ilva?

è questa la domanda del sondaggio aperto da oggi sul blog per circa sei giorni.
Per rispondere e dire la tua, dovrai semplicemente partecipare al sondaggio che trovi sulla sinistra del blog, sotto l'album fotografico: chi cerca trova!!!

Se vuoi invece motivare la tua risposta, lo puoi fare lasciando un commento sul nostro forum (sempre sulla sinistra).

Grazie e Arrivederci!!!!


Qui di seguito invece vi proponiamo degli articoli che parlano proprio di questo referendum proposto dal Comitato Taranto Futura.

7 commenti:

Unknown ha detto...

CHIUDERE L'ILVA? NO!
Se così fosse, significherebbe andare a vivere sotto un ponte, per me come per la maggior parte dei tarantini e non.
La soluzione ideale che da anni si crede possa risolvere la situazione è ristringere il disastroso effetto che provoca sulla città: tra morti "sul campo" e morti di tumore. Infatti da quasi 50 anni, la "non-sicurezza" è sempre la stessa "macchia" che non viene "pulita", e l'inquinamento è il nostro "pane quotidiano".
Chiuderla cosi da un giorno all'altro non farebbe altro che pugnalare per l'ennesima volta questa città già ferita e spargere il sangue per tutta la provincia.
A parer mio, più che enfatizzare la chiusura di questo "mostro", bisognerebbe convincere i giovani a non fare più domanda "per essere mangiati!!!", far capire loro che (per chi riesce a capirlo!), entrare lì dentro non è un colpo di fortuna o un privilegio che gli permette di poter mettere su famiglia, ma al contrario, contribuisce a distruggere la propria vita, quella della sua famiglia e di quella che avrà; perchè non è un caso che a taranto 3 bambini su 5 nascono con problemi cardio-respiratori, senza togliere il fatto che questi problemi sorgono in ogni momento, qui! a Taranto!!!CHI non conosce questa realtà!?

In altre parole, evitare di far entrare altri giovani all' Ilva, sarebbe come togliere commessi da un piccolo negozio...prima o poi fallirà!

by
stefy3188

Anonimo ha detto...

Ciao,Stefy. In linea di principio sono d'accordo con l'intenzione di sensibilizzare l'opinione pubblica sul futuro della nostra città (voglio interpretare così questo referendum), ma non mi trovi d'accordo quando dici che indurre i giovani a non fare domanda d'assunzione all'ILVA porterebbe questa industria al fallimento: ma non lo sai che la maggior parte dei dipendenti ILVA non sono di Taranto e vengono dalle provincie limitrofe? Scusami se te lo dico, ma la tua visione mi sembra un pò troppo semplicistica.
E poi al momento alluale a Taranto l'ILVA è l'unica realtà industriale che può assicurarti un futuro, quindi lavorare lì è molto ambito.
Che ne dici...ne parliamo?

Donato

Unknown ha detto...

certo che ne parliamo...
Credo di aver detto piu volte di non essere daccordo col chiudere l'Ilva,la quale rappresenta l'unica fonte economica di tarantini e provinciali.

..."CHIUDERE L'ILVA? NO!
Se così fosse, significherebbe andare a vivere sotto un ponte, PER ME come per la maggior parte dei tarantini E NON"....

Poi, se sei daccordo con l'obiettivo di questo referendum di sensibilizzare l'opinione pubblica, vuol dire che sei in un certo senso daccordo con il risultato che si potrà avere!
se vincesse il si,l'Ilva rimane e, continuiamo a morire!
se vincesse il no, moriremo di fame!
direi molto drastica come decisione, visto che difendi la possibilità di lavoro che essa puo offrire... o no?

La mia visione risulterà pur semplicistica, ma credo sia la piu graduale, o ne proponi altre di soluzioni?
Sicuramente la risposta sarà: "facciamo dei decreti per evitare che l'ilva continui ad inquinare" oppure "i sindacati devono muoversi per garantire i diritti del lavoratore:la sicurezza"
SI è MAI RISOLTO QUALCOSA IN 50 ANNI? SCIOPERI(perchè solo questo fanno i sindacati con industrie cosi grandi) E DECRETI C'è N'è SONO STATI TANTI, TROPPI E PER ARRIVARE A NULLA!!!

E cmq, se l'Ilva rappresenta un'ambizione...bhe stiamo messi male!!! anzi... malissimo! caro...

Stefy3188

Anonimo ha detto...

CHIUDERE!!! OPPURE IL FUTURO DI TARANTO è FREGATO! salvaguardare l'occupazione solo di chi ci lavora, ed ha da mantenere una famiglia, oppure che ha superato una certa età...gli altri? possono emigrare, oppure farsi venire delle idee, tanto si emigra lo stesso...dite: per fare lavorare te, o bel giovinotto dalle spalle forti, e privo di ambizioni, è giusto che io debba inquinarmi la vita? e che il futuro di un territorio rimanga irrimediabilmente compromesso? sai a questo punto che me ne frega di te, che hai un bel coraggio, se non lavori? o bel giovinotto dalle spalle forti, e privo di ambizioni, che pur di rimanere vicino da mammà ti faresti fare qualunque cosa, non sarai un bel pò egoista?

Anonimo ha detto...

Conversazione immaginaria:
Primo personaggio: "Mamma mia che fame?!Stò morendo di fame...". secondo personaggio: "Io avrei una soluzione. Perchè non vai a lavorare al siderurgico?"
1°: Ma... ma li si muore!!!".
2°: 'Mbé, che te frega? tanto stai comunque morendo di fame".
Morale: come va va la povera gente un modo per morire lo trova sempre.

Anonimo ha detto...

Trovo che la proposta di referendum sia un'efficace provocazione, se è vero che se ne sta parlando così tanto. Il principale dei risultati che sta ottenendo è quello di fare uscire tutti noi tarantini dal colpevole letargo in cui siamo da anni e su diversi fronti. Per questo la reputo una valida idea, anche se forse avrei concepito un avvicinamento più graduale. Ad ogni modo la proposta c'è e sta a noi ora non farne un boomerang a tutto vantaggio di Riva e delle lobby politiche che lo sostengono sottobanco. Tutti noi tarantini, lavoratori o no dell'Ilva dobbiamo rimanere uniti e non farci mettere contro da nessuno, ci aspetta una grande prova di maturità. Dobbiamo approfittare di questo fermento per articolare meglio la nostra azione. Mi spiego meglio: Taranto è in crisi e sembra ci sia da scegliere tra disoccupazione e cancro, ma non è e non dev'essere così! Dobbiamo orientare tutte le nostre forze nella direzione della pressione sui nostri amministratori per rivendicare il diritto ad uno sviluppo alternativo all'industria, che dia a Taranto ricchezza ed occupazione senza alcun compromesso, si può fare! Povertà e disoccupazione sono il vero business della nostra classe politica: meno posti di lavoro ci sono e meglio potranno vendere il loro potere, alimentando la spirale del clientelismo elettorale. Dove sta scritto che non possiamo avere anche noi il turismo, il porto, un aeroporto per voli low cost, l'Università, un polo tecnologico, la logistica e tanto altro acnora?! ma avete visto quanto è bella la nostra città? Sapete quanta occupazione e quanto benessere porterebbero? Non facciamoci ingannare da chi dice che per creare queste alternativa all'industria inquinante ci vuole troppo tempo, dirci questo fa parte del loro sporco gioco. Ma avete visto in quanto poco tempo si è messa su l'Alenia a Grottaglie? e avete visto quanti posti di lavoro senza inquinare? Apriamo tutti gli occhi: un industria che inquina, o un rigassificatore e altri scempi del genere, sono proposte che tutte le città rifiutano, ed è molto probabile che chi vuole insediarle, bramoso dei profitti che può ricavarne, possa saper essere molto riconoscente verso quanti ne agevolano l'insediamento. Così come Bari o Lecce, per difendere i propri interessi, è molto probabile che sappiano essere riconoscenti verso quei tarantini che boicottano l'insediamento dell'aeroporto civile o dell'università nella nostra città. E se Bari e Lecce se le tengono strette, vuol dire che portano soldi e occupazione! Capite cosa voglio dire? per l'amministratore disonesto a Taranto ci sono le condizioni ideali per arraffare con tutte e due le mani e anche coi piedi: dai poveri e disoccupati, dall'industria e dai portatori di interessi opposit a quelli di Taranto. Aggiungeteci poi la poca attenzione del popolo tarantino alle cose che lo riguardano, la loro indolenza (famosa anche oltre i confini provinciali, purtroppo) ed ecco che il risultato sarà quello che abbiamo sotto gli occhi tutti: TARANTO è la migliore delle terre possibili per chi, senza troppi scrupoli, vuole il massimo col minimo sforzo e a danno di tutti noi. Cosa possiamo fare? una sola parola PRESSIONE. Come? bombardiamo i nostri politici di e-mail e partecipiamo ai consigli provinciali e comunali, chiediamo a gran voce il cambiamento e pretendiamo lo sviluppo che desideriamo per la nostra città! Mettiamogli il fiato sul collo, il movimento di opinione è quanto di più temibile ci sia per un politico che a quell'opinione pubblica, in qualche modo dovrà rendere conto. Continueranno a fare le loro porcherie? probabile, vorrà dire che almeno all'inizio, finchè non saremo più forti, ci accontenteremo che ne facciano una di meno...

Claudio ha detto...

io sono dell'idea che sia arrivato il momento (a dire il vero è arrivato da anni) di incominciare a lavorare per creare un'ALTERNATIVA all'ILVA.
questa città non può essere vittima del ricatto occupazionale fino al giorno in cui Riva deciderà di andarsene e chiudere (perchè prima o poi lo farà).
L'ILVA non danneggia solo la popolazione di Taranto e Provincia.. ma influisce su una miriade di cose che condizionano pesantemente la politica locale e nazionale.

Gli operai potrebbero essere impiegati (c'è già un precedente) nello smantellamento dell'industria e nella bonifica dei terreni.. e per le sue dimensioni sarebbe assicurato il lavoro per minimo 20 anni!
Contemporaneamente si potrebbe lavorare SERIAMENTE ad alternative.. anche nelle zone bonificate.....