mercoledì 28 novembre 2007
L'attore Alessandro Langiu all'università di Bari parla dell'Ilva
28 novembre 2007
Facoltà di Scienze Politiche
Università di Bari
Cattedra di Sociologia generale
(Corso di laurea SPRISE)
Seminario con
Autore ed attore di teatro d’impegno civile
Il dilemma del prigioniero
Lavoro, fabbrica e città: l’Ilva a Taranto
Il seminario avrà luogo nell’Aula Magna ‘Aldo Moro’ della Facoltà di Giurisprudenza (piazza Cesare Battisti, 1) il 28 novembre 2007, h.15.30 e sarà preceduto da una breve introduzione sulla storia della presenza siderurgica a Taranto da parte della prof.ssa Lidia Greco.
La docente Prof.ssa L.Greco
Alessandro Langiu è un giovane autore, attore e regista teatrale. Laureatosi in Economia e Commercio con una tesi sull’ILVA di Taranto, nel 2003 mette in scena il testo Venticinquemila Granelli di Sabbia, ambientato nel quartiere operaio Tamburi di Taranto. Il testo vince il Premio ‘Annalisa Scafi’ nell’anno successivo. Otto Mesi In Residence (2006) racconta i fatti accaduti nella palazzina LAF dell'ILVA nel 1998 e che hanno portato alla condanna penale, per violenza privata, dei proprietari e dei dirigenti ILVA. Nel marzo 2007 Otto Mesi in Residence è stato ospitato a Fahrenheit, trasmissione di Radio Tre. L’ultimo lavoro teatrale di Langiu è Anagrafe Lovecchio, la storia dell’esplosione di una colonna di arsenico all’EniChem di Manfredonia (1976) e della ricerca di verità da parte di Nicola Lovecchio, operaio dello stabilimento morto di cancro nel 1997.
dal sito http://www.alessandrolangiu.it/
DAll'Arpa gli ultimi dati sul pm10 a Taranto
Nome Stazione: | Casa Circondariale |
Comune: | Taranto |
Indirizzo: | Via Speziale |
Data: 27/11/2007
14 µg/m³
Valore limite: 50 µg/m³
Nome Stazione: | Talsano |
Comune: | Taranto |
Indirizzo: | Talsano - presso scuola U.Foscolo |
Data: 27/11/2007
15 µg/m³
Valore limite: 50 µg/m³
Nome Stazione: | Paolo VI |
Comune: | Taranto |
Indirizzo: | q.re Paolo VI - presso CISI Puglia |
Data: 27/11/2007
24 µg/m³
Valore limite: 50 µg/m³
Nome Stazione: | Statte |
Comune: | Statte |
Indirizzo: | Via Delle Sorgenti |
Data: 27/11/2007
14 µg/m³
Valore limite: 50 µg/m³
Nome Stazione: | ss.7 Wind |
Comune: | Statte |
Indirizzo: | ss.7 presso il ponte radio wind |
Data: 27/11/2007
41 µg/m³
Valore limite: 50 µg/m³
Monitoraggio PM10 Stazione in via Macchiavelli
Parametro di valutazione: Media giornaliera - Il Valore limite è stato superato 105 volte dall'inizio dell'annoData: 27/11/2007
29 µg/m³Valore limite: 50 µg/m³
Rassegna stampa Ambiente e Salute
La Stampa: Ambiente, pollice verso per Nintendo, Philips e Microsoft
Greenpeace pubblica la sesta edizione dell’Ecoguida ai prodotti elettronici
28/11/2007
Per conoscere la classifica in dettaglio, clicca qui
La stampa: Contrordine, fa più freddo
I dati dei satelliti Nasa smentiscono le centraline a terra: l’anno più caldo è stato il 1934 e non il 1998. La temperatura del 2007 è uguale a quella del 1983. Dubbi e polemiche
Ansa Ambiente: CLIMA: BALI 2007; WWF CHIEDE ACCORDO MONDIALE VINCOLANTE
CLIMA: WWF; TEMPO STRINGE,A BALI SERVE MANDATO PER POST 2012
CLIMA: INVERNO MENO CALDO E PIU' PIOVOSO DEL 2006
convocazione conferenza stampa su scempio punta rondinella
Si invitano le SS.VV. a voler partecipare alla conferenza stampa che si terrà venerdì 30 novembre alle ore 11.30 presso la sede della Legambiente di Taranto sita in via Crispi 34, 2° piano, con oggetto : scempio ambientale a "Punta Rondinella ", responsabilità amministrative. Presentazione di esposto denuncia.La conferenza stampa è promossa dalla associazioni ambientaliste Legambiente, WWF, Comitato per Taranto, LIPU, Pro Natura, Peacelink.Per le associazioni ambientaliste firmatarie, Leo Corvace della Legambiente
martedì 27 novembre 2007
Rassegna Salute&Ambiente
LA SFIDA DI BERLINO
Il 20% di energia sarà rinnovabile
Piano per ridurre le emissioni del 40% entro il 2020. La corsa al risparmio diventa business
Dal Sito de La Stampa
AMBIENTE
27/11/2007
In arrivo la bottiglia d'acqua biodegradabile al 100%
Dal Sito de La Repubblica, 27/11/2007
Sondaggio di Legambiente svela l'atteggiamento nazionale verso i problemi ecologici
Siamo sempre più consapevoli e ben disposti, ma le pratiche compatibili sono poco diffuse
Ambiente, italiani pronti a cambiare stile ma chi lo fa davvero è una minoranza
Quattro su dieci preoccupati dalla crisi climatica, sei su dieci pensano che la responsabilità sia individual
Codice ambientale: Consiglio dei Ministri approva correttivo
Pecoraro: più capacità di controllo senza burocrazia. Inseriti i principi comunitari di prevenzione, precauzione e ‘chi inquina paga’
Tra le novità tempi certi per la valutazione d’impatto ambientale
Il Consiglio dei Ministri ha approvato questa mattina, in seconda lettura come prescrive la legge, su proposta del ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio lo schema di decreto legislativo correttivo al Codice ambientale (dl 152/2006). Il decreto correttivo, già approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri il 13 settembre scorso, aveva ottenuto i pareri positivi delle commissioni parlamentari lo scorso 24 settembre. Ora, entro venti giorni, si attende il nuovo parere delle commissioni parlamentari per consentire il definito varo del provvedimento da parte del Cdm.
“Con questo nuovo provvedimento – ha dichiarato il ministro Pecoraro Scanio - colmiamo una lacuna, inserendo finalmente nelle normative italiane alcuni punti fermi comunitari, quali i principi di precauzione e prevenzione e ‘chi inquina paga’. Restituiamo così logica e trasparenza alle norme ambientali garantendo il controllo per rafforzare la lotta a illegalità e ecomafie ma eliminando gli inutili appesantimenti burocratici per le imprese. E’ un passaggio importante di riforma delle normative nell’ottica dello sviluppo sostenibile”.
Il testo, frutto di un lungo e costruttivo confronto con le regioni, il mondo dell’impresa, il sindacato e le associazioni ambientaliste, ha accolto numerose condizioni contenute nel parere delle commissioni parlamentari e della Conferenza Unificata e ha recepito alcune indicazioni contenute nel recente parere del Consiglio di Stato. Il correttivo interviene su due settori normativi assai importanti per le politiche ambientali, quali i rifiuti e le valutazioni d’impatto ambientale. Il Ministero dell’Ambiente pone così rimedio ad una riscrittura delle norme voluta dal precedente Governo che ha provocato, tra le tante criticità, l’apertura di numerose infrazioni comunitarie nei confronti dell’Italia.
In sintesi, il decreto approvato questa mattina - rispetto alle norme in vigore - riscrive integralmente le norme in materia di VIA e VAS (Valutazione d’Impatto Ambientale e Valutazione Ambientale Strategica) e stabilisce tempi certi per la VIA – che andrà fatta sul progetto definito e non più preliminare - dai 150 giorni ad un massimo di 330 giorni (per le opere più complesse) senza possibilità di prolungamenti indefiniti. E’ stato inoltre eliminato il silenzio-rigetto, ossia il meccanismo automatico in base al quale in assenza di risposte si considerava rifiutata la richiesta valutazione presentata. Ora si avrà sempre un provvedimento motivato entro i termini stabiliti. In caso di superamento dei termini il provvedimento andrà alla decisione del Consiglio dei Ministri. Il provvedimento recepisce anche le direttive comunitarie in materia di partecipazione dei cittadini che oggi sono sostanzialmente esclusi dal processo decisionale. I cittadini potranno così intervenire già all’inizio dell’iter procedimentale. La modifica delle norme relative alla Vas consentirà di superare le infrazioni comunitarie aperte nei confronti del nostro paese.
Per i rifiuti è stato migliorato il testo già approvato in Cdm a settembre con norme, come chiesto da Camera e Senato, che semplificano la tracciabilità dei rifiuti attraverso un sistema di controllo informatico, consentendo così il superamento dei vecchi sistemi cartacei. Sono state accolte poi le indicazioni di Camera e Senato che precisano la definizione di rifiuto, le norme sulle materie prime e seconde e in tema di deposito temporaneo e terre e rocce da scavo, portando fino a 3 anni la possibilità di deposito per le opere più rilevanti. Infine è stata riordinata la normativa relativa ai Consorzi di filiera accogliendo le indicazioni del Parlamento.
Roma, 23 novembre 2007
lunedì 26 novembre 2007
Arrakis: un documentario sull'amianto
Su segnalazione di Andrea, vi consigliamo la visione del video qui sotto e visibile al sito "Video at Arrakis"
Dal sito Arrakis:"Si chiamava Franco Camporeale, lavoravamo sulla stessa macchina…
veniva al lavoro, si appoggiava alla macchina e vomitava l’anima.
Io pulivo e poi gli dicevo: “Franco, ma cosa fai qua? Non vedi che stai male? Stai a casa!”
e lui mi rispondeva: “Se vado a casa mi mandano subito il medico fiscale e mi fa rientrare”
Aveva 45 anni quando è morto."
Emergenza diossina: un'inchiesta dell'Espresso
Emergenza diossina - di Emiliano Fittipaldi Abbiamo il record negativo di emissioni. La sostanza tossica si annida anche negli alimenti. E gli esperti lanciano l'allarme: metà degli italiani ne assume più del limite consentito
oppure cliccate sulle immagini qui sotto per leggere l'articolo in questione.
In particolare si consiglia di vedere il grafico presente nella pagina 3, che presenta l'hit parade dell'inquinamento: l' Ilva di Taranto si classifica al primo posto per emissioni in aria di diossine e furani (anni 2003-2004).
News su ambiente e salute
Clicca sulle immagini per leggere l'articolo:
Clicca sui titoli per leggere l'articolo:
Dal Portale Ambiente della Regione Puglia: Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali (PGRS)
CLIMA: BALI 2007; IL QUADRO FORNITO DALL'IPCC / SCHEDA
La stampa AMBIENTE 26/11/2007 Francia, tornano di moda i cavalli per i rifiuti e gli scuolabus - La scelta di oltre 70 città francesi
CLIMA: BALI 2207; COSA INCLUDE IL PACCHETTO PER IL POST 2012
CLIMA: ONU, RECORD EMISSIONI PAESI INDUSTRIALIZZATI NEL 2005
RIFIUTI: CONSORZIO,NUOVO RECORD RACCOLTA OLIO USATO NEL 2007
AMBIENTE 23/11/2007 Dalle etichette dei prodotti alimentari un contributo al clima
Come Taranto può ottenere i finanziamenti per le emergenze ambientali
Il 9 giugno 2007 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento n. 614-2007 del Parlamento europeo e del Consiglio per finanziare progetti per per l'ambiente. Tale programma di finaziamento europeo si chiama LIFE+.
Il Comitato per Taranto ritiene essenziale che il Comune di Taranto si attivi concretamente per avere accesso a tali finanziamenti.I progetti finanziabili da LIFE+ possono riguardare il monitoraggio ambientale, le azioni di informazione e sensibilizzazione del pubblico, l'uso di Internet per realizzare piattaforme di dati accessibili alla cittadinanza e l'adozione delle migliori pratiche ecologiche.
Il programma finanzia anche la "dimostrazione di approcci strategici, tecnologie, metodi e strumenti innovativi" in tali ambiti.
E' quindi il programma europeo tagliato su misura per i bisogni e le emergenze di Taranto.
Riteniamo che questo programma di finanziamento europeo consenta di realizzare ciò di cui Taranto ha estremo bisogno: una nuova ed efficace rete di monitoraggio ambientale.La mancanza di informazione ambientale nella nostra città è evidente a tutti. La popolazione viene investita periodicamente da nubi maleodorati di cui non si conosce né la provenienza né la composizione chimica.Occorre monitorare l'emergenza diossina, l'impatto del mercurio, l'esistenza di enormi quantità di IPA (idrocarburi policiclici aromatici), la dispersione in atmosfera e l'intrusione nel ciclo alimentare di sostenze potenzialmente cancerogene. Non sappiamo quanta diossina entra nel corpo degli uomini, delle donne, dei bambini. Non sappiamo se nel latte materno e nel sangue ve ne sia traccia. Ecco perché è estremamente necessario disporre di nuove tecnologie di monitoraggio e di finanziamenti europei per acquistarle, senza dover chiedere favori e offerte di beneficienza ad alcuno. La comunità viene cronicamente inquinata senza avere neppure gli strumenti per misurare in che misura e senza sapere come poter reagire in modo mirato.
E' per questo motivo che è decisivo che il Comune di Taranto si attivi fattivamente per non lasciarsi assolutamente sfuggire i fondi del programma europeo LIFE+.
Comitato per Taranto
Il comitato per Taranto: un comitato di cittadini
Con questa nota si rammenta il principio cardine su cui si erge e a cui si ispira il Comitato Per Taranto."Il Comitato per Taranto nasce come aggregazione di cittadini, con l'intento di occuparsi della situazione ambientale e delle sue ricadute sul territorio."
Si ribadisce dunque l' indipendenza del Comitato da associazioni, comitati, sindacati e partiti. Ma al tempo stesso si vuole sottolineare l' intento del Comitato per Taranto a "Favorire il collegamento di enti, associazioni, comitati e parti sociali per il perseguimento di obiettivi comuni".Si riporta qui di seguito lo Statuto all'interno del quale sono inseriti i principi a cui si ispira il Comitato per Taranto.
Buona lettura a tutti,