venerdì 25 settembre 2015

A data da destinarsi

AIA Ilva: i documenti di Ispra fermi ad aprile

Sul sito del Ministero dell'ambiente sono di aprile gli ultimi documenti pubblicati
Non è ben chiaro ciò che accade sul sito del Ministero dell'Ambiente in merito alla documentazione su Ilva e di conseguenza relativa all'AIA. Abbiamo però una certezza, siamo alla fine del mese di settembre e la documentazione ufficiale di Ispra, in merito allo stato di attuazione delle prescrizioni a seguito dei controlli trimestrali, è ferma ad aprile. Gli ultimi documenti pubblicati che ci dicono a che punto sono i lavori dell'AIA Ilva fanno riferimento all'esito dell'ispezione effettuata da Ispra e Arpa il 14 e 15 aprile.
Ma che fine hanno fatto quindi le considerazioni di Ispra in merito al famoso 80% delle prescrizioni AIA che doveva essere realizzato entro luglio 2015? Non lo sappiamo e chissà quando lo sapremo.
Per essere sempre sicuri ed aggiornati su quanto Ispra vuole comunicarci ci premuriamo di conservare le schermate video in merito a quanto accade sul sito del Ministero, questo semplicemente perchè ci siamo accorti che alcuni documenti che sono, diciamo, "in ritardo" alcune volte vengono pubblicati con date non effettivamente corrispondenti alla data di pubblicazione, in altri casi, proprio come sta accadendo con questi ultimi documenti, si preferisce omettere la data. Succede quindi che navigando sulla pagina che elenca tutti i documenti relativi all'AIA Ilva, a piè di pagina troviamo gli ultimi pubblicati in ordine cronologico, in questo caso i documenti del gestore Ilva in merito alle relazioni trimestrali, mentre per quanto riguarda quelli di Ispra relativi alle ispezioni si deve risalire la pagina perchè questi sono pubblicati senza data e quindi non sono in ordine temporale. Nell'era dell'open source e della politica all'insegna dell'amministrazione trasparente tutto ciò non ha una spiegazione.
Se poi denunciamo anche, che la documentazione pubblicata non è in formato testo ma  vengono fornite, anche se in pdf, come immagini di documenti realizzate allo scanner, e dove pertanto non è possibile fare una ricerca nel testo di parole specifiche, cosa che semplificherebbe un lavoro se si deve consultare un documento che contiene centinaia di pagine, allora è probabile che ci appaia l'Enterprise con Mr. Spock che ci saluta dall'oblò e ci fa cenno che stiamo chiedendo davvero troppo. Pertanto torniamo sulla terra e ci rassegnamo a vivere nel medioevo digitale espresso dai siti web delle istituzioni italiane che per essere realizzati e "aggiornati" richiedono notevoli risorse economiche del contribuente.
In realtà, però, questa settimana qualcosa è accaduto. Sul sito del Ministero è comparso il verbale del sopralluogo in Ilva da parte di Ispra ed Arpa effettuato dal 28 al 31 luglio 2015. Documento inviato al Ministero solo il 14 settembre, come da timbro protocollo. Qualcosa si muove anche se in realtà con questo documento vengono verbalizzati solo gli impianti visitati e la documentazione richiesta, ma non si apprende l'esito del controllo e di conseguenza neanche lo stato di attuazione delle prescrizioni AIA.
Quando sarà possibile, quindi, prendere visione della documentazione in questione? Abbiamo scritto ad Ispra e al Ministero dell'Ambiente tramite posta elettronica certificata, ma per non sbagliare e per essere sicuri che la nostra richiesta sia presa in considerazione abbiamo anche informato la Procura della Repubblica di Taranto.
Ad oggi, con il mese di ottobre alle porte, Ispra, sull'AIA Ilva, ci informa sullo stato dei lavori aggiornati ad aprile.
Non ci rimane, quindi, che aggiornarci sullo stato dei lavori AIA Ilva per mezzo delle fotografie che gli operai ci fanno pervenire dall'interno della fabbrica e che Puglia Press (in questo articolo) ha pubblicato proprio in questi giorni.
Immagini eloquenti: le solite emissioni non convogliate a cielo aperto e nei reparti pronte per essere respirate dagli operai, cappe di aspirazione inesistenti sulle siviere dei reparti di colata continua ma che il dimenticato Ronchi ci narrava fossero esistenti, cappe mobili al GRF che nessuno ha mai visto montate, coperture dei parchi minerali ammirate solo in slide e rendering in televisione, ricordiamo le slide, abbiamo dimenticato la faccia di chi ce le mostrava.
Rimuoviamo i brutti ricordi e badiamo alla sostanza, a Taranto è una regola per la sopravvivenza. (Peacelink)

In allegato l'ultimo documento disponibile di Ispra  in merito allo stato di attuazione dell'AIA Ilva, aggiornato ad aprile, e il verbale del sopralluogo di luglio.

Allegati

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