lunedì 16 dicembre 2013

Altri dati per la Commissione

Ilva, Commissione europea indaga su emissioni in mare

Nell’ambito della procedura di infrazione già avviata contro l’Italia il 26 settembre scorso per i mancati controlli sull'inquinamento prodotto dall’Ilva di Taranto, la Commissione europea sta compiendo accertamenti anche sulle emissioni in mare. Lo rende noto il comitato Legamjonici, che aveva informato la stessa Commissione Europea dell’esistenza di uno studio in grado di attribuire possibili responsabilità sulla contaminazione dei mitili del primo seno di Mar Piccolo anche all’Ilva di Taranto, integrando una denuncia già presentata sull'inquinamento del mare.
"Legamjonici – sottolinea in una nota la portavoce Daniela Spera – ha fatto notare alla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea che l’Ilva di Taranto è fonte inquinante ancora attiva e che continua a contaminare i terreni circostanti e le acque. Per questa ragione abbiamo chiesto l’intervento immediato delle Autorità Europee".
Nella lettera di risposta, la Commissione europea fa presente che le informazioni trasmesse da Legamjonici "saranno prese in considerazione nell’ambito della procedura d’infrazione". Uno studio allegato dal comitato ambientalista, condotto dal Dipartimento di Ingegneria Civile Idraulica del Politecnico di Bari in merito alla circolazione degli inquinanti nel Mar Piccolo, spiega "che il flusso d’acqua degli scarichi Ilva in Mar Grande, combinato con l’effetto dell’idrovora che preleva l'acqua da Mar Piccolo, condiziona la circolazione idrica in tutto il bacino, determinando la possibilità che gli inquinanti scaricati nel canale arrivino, tramite l’effetto del vento e delle maree, in 15 giorni nel Mar Piccolo, contaminando quindi le cozze". (GdM)

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