mercoledì 12 giugno 2013

Con memoria. Sempre viva!

Taranto, nel cimitero commemorazione vittime lavoro Ilva

Nel cimitero San Brunone di Taranto si è svolta oggi la cerimonia in ricordo delle vittime del lavoro, a dieci anni di distanza dell’incidente in cui morirono Paolo Franco e Pasquale D’Ettorre, due giovani operai dell’Ilva schiacciati e uccisi da una gru all’interno dello stabilimento.
L'arcivescovo di Taranto Filippo Santoro ha celebrato la messa sottolineando nell’omelia la necessità di non lasciare da sole le famiglie delle vittime. "Ci vuole più conforto e solidarietà – ha detto mons. Santoro – per le famiglie, ma anche più responsabilità da parte delle istituzioni. Non possiamo permettere quello che è accaduto in questi ultimi mesi con tre morti nello stabilimento Ilva. Bisogna difendere l’ ambiente, la salute, il lavoro degno e la sicurezza del lavoro". "Oggi – ha aggiunto – ricordiamo anche i militari caduti in Afghanistan. E’ come avere un cuore ferito ma, nella nostra fede, pieno di speranza per un sussulto di responsabilità e dignità da parte di tutti". Dopo la messa, la cerimonia organizzata da Cesare Semeraro, operaio in pensione dell’Ilva che ha contratto l’asbestosi, è proseguita con un corteo e la deposizione di otto corone d’alloro alla stele in ricordo delle vittime sul lavoro.
Erano presenti diversi familiari di operai dell’Ilva morti in incidenti nello stabilimento, come la mamma di Francesco Zaccaria, caduto in mare al passaggio del tornado del 28 novembre scorso mentre si trovava nella cabina di una gru nell’area portuale. "Per me – ha detto – l'Ilva può anche chiudere. Ci sono state troppe disgrazie e non vedo cambiamenti". (GdM)

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