martedì 17 giugno 2008

Fumata nera alla Comunità Europea

Ecco il resoconto della votazione di oggi in seduta plenaria del Parlamento europeo sulla Direttiva rifiuti:

"Come prevedibile tutti i compromessi negoziati con il Consiglio sono stati adottati permettendo quindi l'approvazione in seconda lettura della direttiva quadro sui rifiuti. Ecco i punti su cui si è tentato di ripristinare i testi piú chiari e vincolanti adottati in prima lettura dal PE e confermati dal voto in commissione ambiente (hanno avuto tra 127 e 148 voti insufficienti per determinare la maggioranza qualificata di 392 voti ):

  • Quando un rifiuto cessa di essere tale: il Consiglio ha legato l'identificazione di questo stato alla reintroduzione di una definizione di sottoprodotti, respinta dalla commissione ambiente, che aveva chiesto alla Commissione Europea di definire criteri in una prossima proposta legislativa. Il compromesso adottato accetta che vi siano controlli perchè accertare l'assenza di componenti pericolosi nei sottoprodotti, li sottopone alla Convenzione di Basilea sulla esportazione verso paesi terzi ma non fuga dubbi su usi distorti di tali prodotti;
  • Il nuovo articolo sugli obiettivi di prevenzione, stabilizzazione e riduzione dei rifiuti era legato ad una logica chiara nella proposta del PE: la CE avrebbe fornito indicatori armonizzati agli SM per la preparazione dei loro rispettivi piani entro date certe (2012)e con l'obiettivo di stabilizzare e ridurre i rifiuti. Il compromesso impegna la CE a fornire un rapporto intermedio entro la fine del 2011 sulla gestione dei rifiuti secondo la direttiva e poi piani per promuovere tecnologie per riuso e riciclo e per la fine del 2014 predisposizione di obiettivi di prevenzione e dissociazione da attuare entro il 2020. Quindi fino a tali date lo sforzo sui piani di prevenzione si basa sulla volontaria iniziativa degli SM.
  • L'obiettivo di aumentare entro il 2020 del 50% la quota da destinare al riciclo dei rifiuti domestici e similari e del 70% quelli industriali, da demolizione, costruzione è mantenuto ma riferito al vetro, plastica, metallo e carta da rifiuti domestici o da flussi similari (+50%) e per i soli materiali di demolizione e costruzione (+70%). Sono inclusi, ma non esplicitati i rifiuti organici. Gli Stati membri inoltre dovrebbero promuovere la raccolta differenziata entro il 2015. Il testo che recita: "gli SM adottano le misure necessarie per conseguire gli obiettivi..", per la sua doppiezza se siano vincolanti le misure o gli obiettivi per poter se del caso perseguire gli inadempienti ha costretto la CE ha chiarire in aula che intende gli obiettivi esigibili, ma i dubbi giuridici permangono!
  • La priorità sulla rigenerazione degli oli usati è una possibilità di cui gli SM si possono avvalere ma senza vincoli a realizzarla; la raccolta differenziata dei rifiuti organici è all'iniziativa degli SM, la CE eventualmente interverrà dopo.
  • L'incenerimento è riclassificato come un'operazione di recupero, che pur al 4° posto su cinque nella gerarchia rappresenta una scorciatoia troppo appetibile, almeno finchè non diventa operativa ed esigibile la raccolta differenziata. La formula dell'efficienza energetica è mantenuta, ne abbiamo proposto ma senza successo sia la cancellazione sia la sua revisione entro 2 anni per togliere ogni alibi a finte operazioni di recupero dell'allegato II. E' stata accolta solo una revisione dell'efficienza energetica tra 6 anni alla prima verifica della direttiva.

Si è fatto il possibile prima nei negoziati poi in plenaria per essere coerenti con le già incoraggianti statistiche sugli obiettivi di riciclo che avrebbero potuto essere piú ambiziosi e vincolanti e per evitare scorciatoie pericolose verso l'incenerimento. Si è portata a casa una chiara gerarchia cui attenersi e comunque un approccio a prevenzione e riciclo che pur se affidato all'iniziativa degli Stati membri non era stato previsto né dalla Commissione nella sua proposta iniziale nè dal Consiglio: il che spiega la loro ferrea resistenza."

Umberto Guidoni


Le relazioni in discussione (dal sito EU)

In attesa del voto previsto per martedì, gli europarlamentari sono in Aula per partecipare al secondo dibattito sulle relazioni di due colleghe: il report dell'europarlamentare britannica Caroline Jackson del gruppo del partito popolare europeo e dei democratici europei (PPE-DE) su una revisione delle direttive dello smaltimento dei rifiuti, e un'altra sul tema della sicurezza dell'acqua. Quest'ultima affidata all'europarlamentare francese Anne Laperrouze dell'alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa (ALDE).

Le misure anti-inquinamento

Caroline Jackson preme soprattutto sulla necessità di promuovere la separazione dei rifiuti, e aggiunge: "Dobbiamo dare un significato importante alle intenzioni della Commissione europea: creare una società cui prema il riciclaggio". Per questo, in accordo con i parlamentari, sono previsti per il 2020 due importanti traguardi: un flusso di riciclaggio del 50% proveniente dai rifiuti domestici e la prospettiva del 70% per i rifiuti industriali, con attenzione particolare per quelli nocivi.

Gli Stati membri dell'Unione europea hanno stilato una classifica basata su cinque stadi per ridurre la produzione di rifiuti e favorirne uno smaltimento consapevole: prevenzione, riutilizzo, riciclaggio, altre alternative di recupero e ancoraggio, uno smaltimento eco compatibile. E' doveroso dunque da parte degli Stati membri rafforzare le misure preventive, promulgare dei principi guida, valutare il riciclaggio come un obiettivo prioritario e ridurre l'inquinamento prodotto dagli inceneritori che sono da considerarsi come un recupero.

Navigare in acque migliori

Dalle analisi condotte in fiumi, laghi e acque costiere europee, sono risultati circa 33 tipi diversi di sostanze contaminate, per lo più pesticidi. Per questo l'europarlamentare frqncese Laperrouze (ALDE), incita i colleghi ad approvare una direttiva restrittiva, entro il 2018, per depurare l'acqua alla fonte impiegando l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili.
Il tema della settimana verde di quest'anno al Parlamento é "CO2 and you". Gli eurodeputati renderanno disponibili informazioni e dispenseranno consigli per alleggerire la nostra quotidiana "impronta al carbonio".

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