Strasburgo, 16/06/2008
RIFIUTI: IL COMPROMESSO E' UN REGALO ALLE LOBBY
"Il compromesso raggiunto è un passo indietro rispetto al testo, già lacunoso, approvato in Commissione Ambiente (ENVI).
Il testo originale stabiliva che, dal 2012, la produzione dei rifiuti dovesse ridursi ai livelli del 2009, instaurando una vera politica di prevenzione, con misure scadenzate nel tempo. Nel compromesso tale obiettivo è stato cancellato, lasciando tutto nel vago.
ENVI aveva fissato obiettivi minimi per il riciclaggio dei rifiuti domestici e industriali, da raggiungere in tempi certi (2020). Anche questi obiettivi sono stati annacquati, limitandoli solo ad alcune tipologie di materiali ed escludendo i rifiuti industriali.
Altra nota negativa viene dalla “promozione” degli inceneritori oltre una certa efficienza, da impianti di smaltimento ad impianti di recupero.
Questa Direttiva Rifiuti sembra fatta apposta per soddisfare alcune potenti lobby, il dubbio è più che legittimo visto il conflitto di interessi della relatrice Jackson che, secondo GAIA (Global Alliance for Incinerator Alternatives), ricopre un posto retribuito presso l’industria dei rifiuti scozzese Shank PLC.
Eppure, l’esito del referendum in Irlanda ha mostrato che “o si sta dalla parte dei cittadini e delle loro preoccupazioni, oppure si rischia il rigetto dell’idea di Europa e la paralisi del processo di integrazione della UE”.
Il Parlamento deve respingere questo compromesso, come ci chiedono migliaia di e-mail di cittadini europei, altrimenti rischiamo di perdere una nuova grande occasione per rafforzare la credibilità delle Istituzioni UE".
Umberto Guidoni
lunedì 16 giugno 2008
Eurotrash
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