sabato 1 agosto 2015

Che dirà l'ARPA?

Ambiente: l’ILVA non rispetta il DL 1/2015

«Il piano ambientale dell’, che prevedeva che entro la data del 31 luglio 2015 prevista dal DL 1/2015 doveva aver attuato l’80% dalle prescrizioni ambientali previste dall’AIA, non è stato rispettato».
Lo dichiara il coportavoce nazionale dei Angelo Bonelli. «Questa nostra valutazione, avviene dopo un continuo monitoraggio anche degli atti di ISPRA e ARPA. Ora attendiamo – continua il leader dei Verdi – la certificazione finale di ISPRA e ARPA Puglia ma siamo convinti che confermeranno quanto da noi affermato e nonostante i numerosi che hanno ridotto del 20% il numero delle prescrizioni da attuare, ILVA non supera il 65% delle prescrizioni ambientali».
«ILVA dichiara di aver raggiunto 80% delle prescrizioni ambientali frammentando una prescrizione in una, due o tre. È un’inammissibile furbata – denuncia l’esponente ecologista – perché le prescrizioni sono previste come uniche dal Piano ambientale ai fini della valutazione finale sul numero delle  prescrizioni per il raggiungimento dell’80%. Ricordo che la valutazione del danno sanitario su Taranto – continua il verde – ha stimato che con le prescrizioni AIA completamente attuate – e non è il caso attuale – considerati i numerosi decreti, sarebbero a rischio tumore 12.500 cittadini di Taranto. Non smetteremo mai di gridare – conclude Bonelli –  contro la nuova Shoah che si sta realizzando contro la popolazione tarantina; bisogna aprire la strada a un nuovo sviluppo che dica basta all’economia dei veleni per dire Sì all’economia della vita come hanno fatto a Bilbao o Pittsburgh».
Scheda:
Dal nostro monitoraggio – scrive Bonelli – non risultano attuate le prescrizioni più significative come: 1) la chiusura completa di nastri trasportatori e cadute materiali; 2) installazione del sistema a cappe mobili nell’area Grf (Gestione rottami ferrosi); 3) lo smantellamento dell’altoforno; 4) con bonifica e ripristino ambientale dell’area; 5) l’installazione di nuovi filtri di aspirazione a tessuto nell’area dell’agglomerato; 6) prescrizione n. 70.b: installazione di un nuovo filtro a tessuto a servizio dei convertitori ACC/1.
7) captazione dei fumi dal tetto dell’acciaieria; 8) copertura parchi primari; 9) copertura parchi Grf; 10) smantellamento, demolizione e bonifica Alto forno 3; 11) prescrizione n.16. h-70.c.: installazione di sistemi a cappe mobili area Grf.
12) Alla luce di quanto accaduto ad Afo 2 con la drammatica morte di Alessandro Morricella la prescrizione UA18 «inerente il livello di conformità del sistema di gestione per la prevenzione degli incidenti rilevanti (data da ILVA come “attuata”) non può ritenersi attuata.
13) la corretta gestione delle acque meteoriche/di processo/scarichi idrici industriali e dei rifiuti;
14) prescrizione n. 16.a: fermata Afo/1 e riavvio dell’impianto previo adeguamenti (condensazione vapori loppa, depolverazione campo di colata, depolverazione stock house;
A queste prescrizioni ne vanno aggiunte altre quindici.
Angelo Bonelli

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