lunedì 1 agosto 2011

S'è svegliato Cervellera???

Così "comunica" Alfredo Cervellera, attuale consigliere regionale SEL:

LA reazione scomposta dell’Ilva, che arriva a ventilare azioni legali nei miei confronti, che ho chiesto semplicemente un suo aiuto economico per i miticoltori colpiti dall’ennesima tragedia delle “cozze alla diossina”, mi conferma che questa fabbrica (uno dei poteri forti della nostra città) preferisca avere a che fare con politici proni ai suoi voleri (in cambio, forse, di qualche posto di lavoro o appalti ?) a chi come me cerca di tutelare al meglio, esercitando democraticamente il suo mandato di Consigliere Regionale, gli interessi del nostro territorio.
Nella mia ultradecennale attività politica di minacce, anche fisiche, ne ho ricevute tante, ma non mi spaventano, anzi mi rafforzano nel convincimento di essere sulla strada giusta e di continuare imperterrito ad andare avanti. Prendo atto della risposta negativa dell’Ilva, che ancora una volta si dimostra un corpo estraneo al nostro territorio, da cui trae il massimo profitto mentre lascia qui solo le briciole e tanto, tantissimo inquinamento. Nella mia nota non ho citato gli scarichi a Mar Piccolo dell’Ilva, ma le risultanze che abbiamo ricevuto nella Commissione Ambiente dal Piano Regionale delle Bonifiche, dove si evince (a pag. 29) che mentre l’ENI sta svolgendo un intervento di bonifica delle acque sotterranee, per l’Ilva: “Nonostante ripetuti solleciti delle Conferenze di Servizi ad attuare con urgenza gli idonei interventi di messa in sicurezza di emergenza (MISE) della falda, ad oggi non risultano attivate misure in tal senso né risulta pervenuta documentazione relativa ai progetti di bonifica dei suoli e delle acque.”
E di inquinanti pericolosi immessi dall’Ilva nelle falde di superficie e di profondità dal Piano ne sono citati tantissimi: dai “cianuri totali per gli inorganici” al “manganese, arsenico, cromo totale e cromo esavalente, IPA, piombo, nichel, triclometano, tetracloroetilene” ed altri nomi che solo a leggerli spaventano. Non dovrebbe essere sufficiente questa oggettiva analisi per un Amministratore accorto che, nonostante i condizionamenti dei poteri forti che dominano la nostra Città depredandola del suo habitat naturale e del suo futuro, intende, invece, proteggerla e risanarla?
Per quanto riguarda la sentenza del Tar che sospende gli effetti della Conferenza decisoria del Ministero dell’Ambiente del 25 Marzo u.s., ne prendo atto.
Il consigliere Alfredo Cervellera (Sel)
Non ho mai avuto dubbi sulla bravura professionale dello stuolo degli avvocati dell’Ilva, ma gli organi tecnici della Regione mi dicono che è solo una battuta di arresto, quando si entrerà nel merito saranno in grado di dimostrare, insieme al Ministero dell’Ambiente, quanto fosse opportuna e giusta quella decisione”. Altri Organi dello Stato e regionali stanno operando in questi mesi sul degrado ambientale provocato dall’Ilva alla Città di Taranto: dalla Magistratura, ai Carabinieri del NOE, all’Arpa e alla ASL, avremo la pazienza di aspettare dati inoppugnabili.
Sta di fatto che nonostante la situazione sia tragica il sottoscritto è ancora convinto che con la Proposta di Legge di SEL e della Puglia per Vendola, di cui sono primo firmatario e che in autunno sarà discussa dal Consiglio Regionale, si possano limitare in una norma molto più rigorosa e restrittiva rispetto a quella nazionale (proprio per tutelare al massimo la salute dei nostri concittadini) le attuali emissioni inquinanti dell’Industria tarantina.
Ma l’Ilva non fa nulla per aiutarci in tal senso. Finendo anzi con i suoi atteggiamenti arroganti e minacciosi col dare ragione all’estremismo ambientalista, che la vedono ormai come un corpo estraneo alla nostra Città, da estirpare il più presto possibile per evitare che i suoi veleni la distruggano definitivamente”.
(Statoquotidiano)

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