mercoledì 3 agosto 2011

Vendola, 214 milioni al S. Raffaele



Il Governatore incrementa gli investimenti per l’ospedale di Taranto
Dopo il fallimento di Milano, la Regione Puglia annuncia il rilancio la fondazione di Don Verzè


Bari – A Milano il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Monte Tabor, schiacciato un miliardo di debiti, è al lavoro per ristrutturarsi attraverso quella che appare come una vera e propria operazione di smembramento, che manda in soffitta la creatura di don Luigi Verzè, incamerando in una newco le attività sanitarie in attivo e in una ‘bad company’ tutte le altre attività in perdita, e pertanto da dismettere. Intanto dal Brasile al Veneto, alla Sardegna molte strutture dell’impero in disfacimento si preparano a chiudere.
Mentre accade tutto questo, il Governatore Nichi Vendola ha annunciato il rilancio. In una affollata conferenza stampa ha dichiarato: “Elargiremo oltre 200 milioni di euro al San Raffaele”, per essere precisi, 214 milioni di euro che i contribuenti pugliesi devolveranno alla Fondazione San Raffaele del Mediterraneo, propagazione di quella di Milano, per realizzare l’omonimo ospedale a Taranto. Un ospedale che, pagato dal pubblico, di fatto avrà una gestione privata. Previsti 570 posti letto, numerose sale operatorie, e, a corollario, 250 appartamenti (realizzati da Fintecna) all’interno di aree rurali in deroga urbanistica.
L’anno scorso la Regione aveva già deliberato (e in parte liquidato) alla Fondazione 120 milioni. Oggi da 120 si sale a 214 milioni di euro, e di questi 4,2 saranno destinati al solo progetto tecnico.
Afferma Vendola, in conferenza stampa: “Questa scelta io la intendo confermare. La scelta che noi abbiamo fatto è quella di individuare l’Irccs (Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico) numero uno e l’università numero uno in Italia, ovvero il San Raffaele. Abbiamo già pronto il bando per la progettazione e vogliamo un concorso di idee fra le firme dell’architettura mondiale. Vogliamo investire sulla città e sui giovani”.
Secondo il medico Gino Strada, padre di Emergency “questa è soltanto una speculazione”.
Taranto, con l’Ilva, vanta un triste primato: secondo i dati Cnr, la mortalità generale oltrepassa del 17% la media regionale, già elevata. I casi di cancro registrano un aumento vertiginoso senza distinzioni d’età. Anche nel Salento i tumori aumentano a dismisura.
“Perché non si interviene sulle cause delle malattie” osserva Saverio De Florio, Presidente Associazione Malati cronici e Immunitari, “invece di affidare un ospedale ad un privato chiudendone due pubblici?”.
Lo abbiamo chiesto al Governatore Vendola, ma lui non ha inteso rispondere, limitandosi ad una breve occhiata d’intesa con l’Assessore al Bilancio, Michele Pelillo, e una strizzatina d’occhio al direttore generale Vito Santoro (procuratore speciale di don Verzè).
La Regione Puglia ha stabilito la chiusura di una ventina di ospedali ed il taglio di 2.200 posti letto. La prevenzione resta sulla carta, i medici si licenziano, le struttura pubbliche latitano o cadono a pezzi, gli infermieri si assottigliano. Un caso per tutti: quello degli Ospedali Riuniti di Foggia, un fiore all’occhiello della sanità pugliese, dove oggi l’organico al reparto Maternità, Terapia intensiva, è ridotto di quasi il 50% rispetto a quanto la legge prevede, causa i tagli ai fondi regionali destinati a questa struttura. In questo quadro “la Regione sovvenziona il privato, per fare quello che ritiene di non avere fondi per fare in proprio”.
L’articolo 7 dell’atto di fondazione del San Raffaele del Mediterraneo (redatto dal notaio Vincenzo Vinci) specifica: "La Asl di Taranto provvederà a conferire gratuitamente al patrimonio della Fondazione il diritto di superficie sulle aree sulle quali verrà edificato il nuovo ospedale, se e quando tale diritto sarà dalla stessa acquisito in attuazione degli impegni assunti nell’accordo di Programma, sottoscritto in data 22 gennaio 2010, tra la Regione Puglia, il Comune di Taranto, la ASL di Taranto, la Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor e Fintecna Immobiliare S.r.l.". Chiediamo delucidazioni al Governatore, ma Vendola tace. In effetti, il Ministro del Tesoro promuove all’interno dello stesso affare, la costruzione di 250 lussuosi appartamenti. C’è qualche imbroglio?, chiediamo. L’assessore Pelillo nega: “Lo Stato può mai violare la legge?” afferma.
Il fatto che la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor navighi in un mare di debiti -1 miliardo di euro, ufficialmente accertati-, e che il Vice di don Verzè, Mario Cal, si sia appena suicidato, sembra non preoccupare il Governatore e i suoi Assessori. Don Verzè aveva pubblicamente dichiarato che "Vendola è uno dei pochissimi politici italiani ad avere un fondo di santità", chiedendo ai pugliesi di votarlo e promettendo che qualora non lo avessero fatto lo avrebbe “assunto” lui, nominandolo Presidente dell’erigendo San Raffaele del Mediterraneo. E sul San Raffaele di Taranto la Regione non ha mai mancato di esporsi: prima uno http://www.blogger.com/img/blank.gifstanziamento di 60 milioni di euro, poi divenuti 120, dei quali il 50% già assegnati lo scorso anno, sempre in agosto, poi il rinvio dell’avvio della realizzazione dell’opera e poi la nomina, lo scorso 27 dicembre 2010 di un nuovo Presidente della Fondazione, Vittorio Dell’Atti in sostituzione di un Presidente con un chiaro conflitto d’interesse, l’avvocato Paolo Ciaccia, socio di studio legale di Michele Pelillo, Assessore al Bilancio della Regione Puglia, che sull’operazione san Raffaele aveva impostato la sua campagna elettorale. Tutto per far decollare un progetto che alla fine, si è stimato, costerà almeno il doppio, e che vede, nell’azionariato, Regione Puglia con il 51%, e la Fondazione San Raffaele Monte Tabor con il 49%, in un impianto costitutivo che prevede tutti i poteri e il controllo effettivo in carico al socio di minoranza, la Fondazione San Raffaele Monte Tabor, nessun potere di controllo per il socio di maggioranza, la Regione Puglia.
Taranto ha già due ospedali -il Moscati e il Ss. Annunziata- che, assieme, contano cento posti letto in più dell’erigendo San Raffaele (680 contro 580).(L'Indro)

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