giovedì 4 agosto 2011

Le donne, i bambini, il sindaco!


COMUNICATO STAMPA



Il comitato “Donne per Taranto” il 21 giugno scorso indirizzava al Sindaco una lettera, pubblicata anche sui quotidiani. Era trascorso un anno dall’Ordinanza Contingibile ed Urgente n. 45 del 23/06/2010 (mai applicata, mai revocata), con la quale il Sindaco sanciva espressamente il divieto di accedere nelle aree a verde del quartiere Tamburi perché gravemente contaminate da sostanze pericolose, sostanze cancerogene (“….rischio sanitario non accettabile,…per ingestione o contatto dermico”, recita l’ordinanza). In quella lettera chiedevamo chiarimenti circa lo stato dell’ordinanza, stanti le ragioni che avevano costretto il Sindaco ad emanarla.
Ancora una volta ci scontriamo con il silenzio delle nostre Istituzioni, immancabilmente assenti dinanzi ai problemi reali che attanagliano il nostro territorio e probabilmente già impegnate per la prossima campagna elettorale. Ma il problema persiste, un problema che mette in serio pericolo la salute di tutti i bambini che continuano a giocare nella terra. Quanti bambini, tra questi, domani saranno bambini malati? E quanto questo può lasciare la coscienza dei nostri “amministratori” libera di ogni responsabilità?
Vogliamo ricordare, qualora le Istituzioni l’avessero dimenticato, che dalla relazione tecnica descrittiva dei suoli redatta a giugno 2010, si evidenziava che il suolo profondo è contaminato non solo da Berillio, ma anche da Antimonio, Idrocarburi, Arsenico, Cromo, Nichel, Cobalto e il suolo superficiale (per intenderci quello che i bambini toccano, ingeriscono, respirano..) da Berillio, Piombo, Antimonio, Zinco, PCB, Idrocarburi, tutti con valori che vanno ben oltre quelli tabellari previsti dal D.lgs 152/06, tanto da configurarsi come rischio sanitario non accettabile.
Dai dati Arpa e dal Registro Ines risulta inoltre che Taranto con il suo Polo Industriale (e in modo particolare le Acciaierie Ilva) contribuisce in modo sostanziale alle emissioni sia regionali che nazionali di metalli quali il CADMIO, CROMO, MERCURIO, NICHEL e in primis il PIOMBO e composti organoalogenati quali PCDD e PCDF (Diossine e Furani) e PCB (policlorobifenili). Dagli stessi dati risulta che gli scarichi in mare da parte dell’Ilva presentano i livelli più elevati di As a livello Nazionale: 1116 Kg/anno. Ci chiediamo se sia necessario ricorrere al “sillogismo aristotelico” per riconoscere la “fonte inquinante” e procedere alle soluzioni previste per legge oltre che dal buon senso! Per questo ci rivolgeremo alla Magistratura. Intanto sollecitiamo, per l’ultima volta, il nostro Sindaco a dare risposte celeri e concrete per garantire la salute dei bambini, a tutt’oggi a rischio.
Sabato 6 agosto si conclude il Progetto “Mani nel colore, mani nella terra”, che ha visto i bambini del Quartiere impegnati per 4 settimane alla realizzazione di “pannelli artistici”, attraverso i quali hanno espresso tutta la loro voglia di VIVERE in un mondo PULITO e COLORATO.
E’ stata per noi l’occasione di conoscere gli abitanti del Quartiere, parlare con loro, informarli e ascoltarli.
Alle 19,30 di sabato ci ritroveremo in Piazza Caduti sul Lavoro (piazza Masaccio) per una esposizione dei lavori realizzati. Sarà l’ultimo giorno utile per i nostri amministratori per dare a noi e soprattutto agli abitanti del Quartiere Tamburi risposte alla domanda da noi espresse in data 21/06/2011:
1. “Vista la natura “contingibile ed urgente” dell’ordinanza in esame, se la stessa sia mai stata applicata e quali misure siano state adottate da questo Comune per far si’ che fosse resa esecutiva.

2. Se l’ordinanza sia tutt’ora vigente, non essendo stata ufficialmente revocata;

3. Quali azioni precauzionali siano state adottate fino ad oggi dal Sindaco di Taranto autorità sanitaria locale, al fine di tutelare la Salute e la Vita dei bambini del Quartiere Tamburi, maggiormente esposti a fattori cancerogeni presenti sul terreno e che a tutt’oggi , continuando inconsapevolemente a giocare in esso, entrano inesorabilmente in contatto (come da foto allegate scattate nei giorni 18-19 c.m.)

4. Quale tipo d’impegno il Comune intenda assumere per la Bonifica dei terreni contaminati, come da relazione tecnica del comune stesso “Progetto esecutivo di Bonifica dei suoli e piano d’indagini integrative sulla falda sotteranea” (ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006) e da successiva comunicazione ad Arpa Puglia del 5.10.2010 nella quale si evidenziava la correttezza tecnico-scientifica e legale della relazione precedente e se ne confermavano i risultati.

Dopo tale data inizieremo al nostra battaglia oltre i confini di Taranto, così come preannunciato già da tempo: l’ora dell’ATTESA è terminata!

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