venerdì 21 gennaio 2011

La ragione dalla parte dei cittadini di Taranto e Provincia in mobilitazione



Prima la decisione presa dal Tar con cui ha disposto la sospensione dell'attività della discarica Vergine per dieci giorni, poi la presentazione dei dati delle analisi effettuate sui liquami fuoriusciti da camion provenienti dalla Campania in data 11 gennaio 2011 che dimostrano che quei liquami altro non sono che "percolato" - (codice CER 19.07.03, ‘percolato di discarica’) e che il protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione Puglia e Regione Campania è stato ancora una volta violato, oggi la notizia dei 7 avvisi di garanzia notificati dalla Procura di Taranto , di cui uno indirizzato al legale rappresentante di Italcave il 43enne tarantino Giovanni de Marzo (l'accusa è quella di aver stoccato presso la discarica in questione oltre 4mila tonnellate di coke da petrolio, avente percentuale di zolfo superiori ed una percentuale di materie volatili superiori al 14% eccedenti i limiti di legge e dunque da considerarsi rifiuto pericoloso): tutti i risultati fin qui conseguiti danno dunque ragione ai "cittadini di Taranto e Provincia in mobilitazione".






Dopo questi importanti e significativi risultati, la mobilitazione non si ferma ma continua: questa sera alle ore 17.30
musica -volantinaggio - foto, buona informazione, gioia e ribellione:

In piazza contro la Monnezza!
l'appuntamento è in Piazza Maria Immacolata a Taranto.
Parole d'ordine del movimento sono "No alle discariche e agli inceneritori" -
"Si ai rifiuti Zero".

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