Mercoledì 5 Gennaio 2011 si è svolto, presso palazzo di Città, l'auspicato incontro tra il centro sociale Cloro Rosso, occupante l'ex scuola Martellotta, e il sindaco Stefàno.
Segnale di discontinuità rispetto l'andamento della vicenda è individuabile anzitutto nella natura formale degli impegni assunti da parte dell'amministrazione Comunale. Non più promesse orali e vaghe: abbiamo preteso, e ottenuto, che i nuovi impegni fossero stabiliti per iscritto tramite protocollo d'intesa ufficiale tra le parti.
Nel merito, il risultato politico rilevante ottenuto nell'incontro odierno è rappresentato dalla previsione, anche questa stabilita nero su bianco, di una tempistica certa per l'avvio della procedura che porti alla messa in sicurezza della struttura e al seguente bando di assegnazione pubblico. Il sopraluogo da parte dei tecnici dell'aministrazione - incipit della procedura - deve avvenire, secondo accordo, entro il 16 Gennaio, alla presenza degli attivisti del centro sociale. Dopo questa data saranno avviati i lavori di manutenzione della struttura.
Inoltre, l'amministrazione Comunale si è impegnata ad assegnare provvisoriamente, una volta verificata l'agibilità e nei tempi di ristrutturazione del resto dello stabile al Cloro Rosso 2.0 , l'ex casa del custode, adiacente alla struttura attualmente occupata. Prendiamo atto dell'impegno, questa volta inquadrato in tempi e modalità definiti, da parte dell'amministrazione di mettere finalmente a disposizione della città una struttura agibile e funzionale.
Riteniamo che essenziale in quest'ottica sia stato il percorso intrapreso dal Cloro Rosso nelle ultime settimane. La nuova occupazione dell'ex scuola Martellotta non solo ha reso di evidenza pubblica la problematica della mancanza di spazi sociali a Taranto e riaperto la trattativa tra lo stesso centro sociale e l'amministrazione, ma ha mostrato ancora una volta quanto questa città abbia voglia di mettersi collettivamente in gioco alla ricerca di spazi di agibilità pubblica - il nostro e tutti quelli che auspichiamo possano sorgere - di incontro e di condivisione di progettualità e sogni.
In quest'ottica, l'irruzione in consiglio Comunale da parte di 60 attivisti, a seguito della nuova ordinanza di sgombero, ha rappresentato una fondamentale ripresa collettiva di un vocabolario preciso e di impatto, da parte di un soggetto politico che, come il Cloro, fa della della necessità di autorappresentarsi e di porsi in maniera partecipata e collettiva nell'agenda politica tarantina il suo modus operandi.
Altro aspetto decisivo è la risposta, materiale ed emozionale, percepita nelle iniziative messe in atto in questi giorni, a cominciare dal quartiere nel quale sorge la struttura: assemblee, riunioni, presentazioni di libri, momenti di discussione pubblici sempre attraversati da tante e tanti abitanti della zona, e non solo. Ribadendo che il rivendicare l'ex scuola Martellotta non è solamente una battaglia identitaria, ma la inquadriamo come un'opportunità concreta per chiunque - singoli ed associazioni- voglia mettersi in gioco per un'altra Taranto possibile, proprio per dovere di responsabilità, ovviamente, com'è nei nostri canoni, lungi dal rimanere inermi e passivi, vigileremo con puntualità e con i mezzi di pressione costituiti dalle nostre abituali pratiche affinchè il percorso oggi intrapreso per l'effettuazione dei lavori previsti sia efficace e rapido.
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