Allarme rifiuti nelle discariche del tarantino
Non c’è da stare tranquilli
Comunicato stampa del comitato Vigiliamo per la discarica
E’ a dir poco sconcertante che l’assessore all’ambiente di Grottaglie, ing. Giammarco Lupo, con grandissima tempestività e contemporaneamente all’allarme dato da autorevoli personalità istituzionali, si sia affrettato a tranquillizzare circa i rifiuti che arrivano alla discarica gestita da Ecolevante spa.
Sconcertante perché queste dichiarazioni tranquillizzatrici arrivano in contemporanea all’allarme sollevato dall’assessore regionale Nicastro e dal presidente della provincia Florido, per gravi irregolarità che riguardano sia i rifiuti provenienti dalla Campania che da altre zone, dopo che l’Arpa, sollecitata dalla Regione, ha effettuato controlli a campione il 12 e il 14 settembre us. nella discarica di Statte.
Sconcertante perché tali rassicurazioni dell’assessore all’ambiente di Grottaglie, ingegnere ambientale, arrivano mentre da mesi si è attivata la Direzione distrettuale antimafia di Lecce che starebbe indagando - le notizie sono di questi ultimi giorni - su un presunto traffico illecito di rifiuti trasportati su camion dalla Campania alla Puglia. Indagini che sarebbero partite già da dicembre scorso quando alcuni cittadini che presidiavano la discarica Italcave di Statte allertarono le autorità preposte circa la presenza di macchie di percolato sull’asfalto della strada che porta proprio alla discarica.
E veniamo alle cause dell’allarme.
L’assessore all’ambiente Nicastro ha annunciato di aver “diffidato tutti, dagli organi campani ai gestori delle discariche pugliesi, dal ricevere senza le omologhe necessarie i rifiuti provenienti dalla Campania con codice 19.12.12”.
Per intenderci, i rifiuti col codice 19.12.12 sono proprio quei rifiuti per cui, come narrato da Roberto Saviano nel libro “Gomorra”, e in particolare per l’operazione “Eldorado” citata in quel libro, la discarica di Grottaglie è risultata essere una delle discariche destinatarie dello smaltimento di questi rifiuti, così come già documentato dalle sentenze del Tribunale di Milano del 2006 e del 2008. E tutto ciò a prescindere dalla circostanza che non sono state ravvisate responsabilità da parte del gestore della discarica. Per dare un’idea della quantità, solo nel 2008 e 2009 di rifiuti col codice 191212 nella discarica Ecolevante ne sono state smaltite 94.207,330 (novantaquattromiladuecentosette/330) tonnellate!
Ora, è da oltre un anno che Vigiliamo ha interpellato Regione e Provincia, che non hanno dato alcuna risposta, e l’Arpa, per conoscere quali disposizioni sono state date dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Taranto, affinché gli organi preposti, in special modo l’ARPA/TA e la Polizia provinciale di Taranto, effettuassero puntuali controlli sui rifiuti e sulla documentazione relativa alle analisi e alle certificazioni che devono accompagnare i rifiuti col codice 191212 e i rifiuti con “codice a specchio”.
Ma il comitato Vigiliamo per la discarica ha dovuto prendere atto che presso l’ARPA/TA non c’è alcuna documentazione relativa a controlli specifici attuati da essa su questo tipo di rifiuti. Infatti l’Arpa non ha poteri di controllo continuativo, ma agisce solo su input e su speciali sollecitazioni della Regione, come nel caso della discarica di Statte.
Poi, quando nel luglio scorso ha rivolto al neo assessore all’ambiente G.Lupo gli stessi interrogativi ha avuto come risposta la tranquillizzante nota informativa trasmessa da Ecolevante.
Invece è proprio questo il momento opportuno perché l’assessore all’ambiente G.Lupo e il sindaco di Grottaglie sollecitino le preposte Autorità regionali e provinciali a dare disposizioni all’Arpa perché effettui su tutte le discariche del tarantino, e quindi anche sulla discarica gestita da Ecolevante, controlli a campione sui rifiuti in arrivo recanti il codice 191212, proprio come è stato fatto per i rifiuti in arrivo nella discarica di Statte.
Infatti non basta che Nicastro abbia annunciato di aver “diffidato tutti, dagli organi campani ai gestori delle discariche pugliesi, dal ricevere senza le omologhe necessarie i rifiuti provenienti dalla Campania con codice 19.12.12”.
Occorre che l’Arpa, su disposizione di Regione e Provincia, effettui controlli adeguati non solo sulle “omologhe” che accompagnano i rifiuti con codice 191212 ma anche sugli stessi rifiuti, e non solo sui rifiuti provenienti dalla Campania, ma su tutti i rifiuti in arrivo recanti il medesimo codice. Infatti, stando alle stesse dichiarazioni di Nicastro riportate dalla stampa, “dall’inizio dell’anno … sono stati 22 i carichi rigettati, ma provenienti da tutta Italia”.
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