lunedì 5 settembre 2011

Buon lavoro!!!

Inquinamento dall'Ilva periti al lavoro per le emissioni

Tornano oggi al lavoro i periti incaricati dal giudice per le indagini preliminari Patrizia Todisco di svolgere l’incidente probatorio sulle emissioni dell’Ilva, così come chiesto dal procuratore capo Franco Sebastio, dall’aggiunto Pietro Argentino e dal sostituto Mariano Buccoliero.
L’ultima riunione risale al 2 luglio scorso. In quella occasione erano inziate le operazioni peritali a Roma, negli uffici del dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, dove proseguiranno quest’oggi.
Sono tre i quesiti ai quali dovranno rispondere il professor Annibale Biggeri, docente ordinario all'università di Firenze e direttore del centro per lo studio e la prevenzione oncologica, la professoressa Maria Triassi, direttore di struttura complessa dell’area funzionale di igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro ed epidemiologia applicata dell’azienda ospedaliera universitaria «Federico II» di Napoli, e il dottor Francesco Forastiere, direttore del dipartimento di Epidemiologia, ASL Roma. Eccoli: quali sono le patologie interessate dagli inquinanti, considerati singolarmente e nella loro interazione, presenti nell’ambiente a seguito delle emissioni dagli impianti industriali in oggetto? Quanti sono i decessi e i ricoveri per tali patologie per anno, per quanto riguarda il fenomeno acuto, attribuibili alle emissioni in oggetto? Qual è l’impatto in termini di decessi e di ricoveri ospedalieri per quanto riguarda le patologie croniche, che sono attribuibili alle emissioni in oggetto?
Il professor Forestiere ha sviluppato un progetto di lavoro che riguarda gli effetti delle emissioni dell’Ilva sulla popolazione e sui lavoratori, con la raccolta di tutta la letteratura scientifica riguardante la situazione di Taranto. L’incontro odierno servirà a far partire l’analisi dei dati sinora disponibili. La Provincia di Taranto ha nominato quale proprio consulente il dirigente il dottor Fernando Graziano, gli allevatori il medico Emilio Gianicolo, il Comune di Taranto il professor Benedetto Terracini e la dottoressa Mariangela Bisotti, l’Ilva la dottoressa Eva Negri. Parti lese erano state individuate anche il ministero dell’Ambiente, la Regione Puglia ma anche sinora nessun rappresentante di questi due enti è comparso alle udienze.
Al lavoro dal 2 dicembre del 2010 ci sono, invece, i precedenti periti nominati dal gip (il chimico industriale Mauro Sanna, il funzionario dell’Arpa Lazio Rino Felici, il chimico Roberto Monguzzi, l’ingegnere chimico Nazzareno Santilli), l’ingegnere Antonio Carrozzini (nominato dagli avvocati Carlo e Claudio Petrone, costituitisi per conto della Provincia), il dottor Stefano Baccanelli e il dottor Vincenzo Cagnazzo (nominati dall’avvocato Sergio Torsella, legale di otto allevatori parti lese), la dottoressa Daniela Spera (nominata dall’avvocato Maria Teresa Mercinelli, costituitasi per conto di un nono allevatore).
Disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato di beni pubblici, getto e sversamento di sostanze pericolose, inquinamento atmosferico sono i reati per i quali sono indagati Emilio Riva, 84 anni, presidente dell’Ilva spa sino al 19 maggio 2010, Nicola Riva, 52 anni, presidente dell’Ilva dal 20 2010, Luigi Capogrosso, 55 anni, direttore dello stabilimento Ilva, Ivan Di Maggio, 41 anni, dirigente capo area del reparto cokerie, Angelo Cavallo, 42 anni, capo area del reparto Agglomerato, tutti difesi dagli avvocati Francesco Mucciarelli, Egidio Albanese, Adriano Raffaelli, Tullio Padovani, Francesco Perli e Cesare Mattesi. Gli esiti della maxi-perizia saranno discussi nell’udienza già fissata dal gip Patrizia Todisco per il 17 febbraio del 2012. (GdM)

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