Fotovoltaico, la sfida parte da Taranto
Marcegaglia produrrà nello stabilimento ionico un innovativo pannello in silicio amorfo
Uno stabilimento politicamente interessante. Così, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha definito i nuovi impianti del Gruppo Marcegaglia inaugurati ieri mattina.
In via Ariosto, nell’area industriale sulla strada per Statte, verranno prodotte lamine sottili al silicio amorfo. Si tratta di una tecnica innovativa che consente di ottenere un innovativo pannello fotovoltaico perfettamente integrato con i manufatti su cui viene collocato.
«Questo stabilmento – ha detto Vendola – è importante per due motivi. In primo luogo perchè completa la filiera nel settore dell’energia rinnovabile con la produzione della componentistica; in seconda istanza perchè si tratta di un prodotto molto sofisticato che consentirà un ulteriore sviluppo del fotovoltaico e che ci spinge verso la solarizzazione delle nostre città. D’altronde l’uscita dalla crisi e la crescita si possono realizzare solo con attività legate alla sostenibilità ambientale».
La cerimonia inaugurale dello stabilimento, è stata preceduta da una conferenza stampa alla quale oltre a Vendola hanno preso parte il fondatore del Gruppo, Steno Marcegaglia, suo figlio Antonio, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone ed il presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido.
Antonio Marcegaglia ha ricordato la storia dello stabilimento nel quale si produce il pannello Marcegaglia Solar.
Uno stabilimento che in passato aveva ospitato la Belleli e che dopo la non felice esperienza nel settore delle caldaie industriali, è approdato all’assetto attuale con 170 dipendenti. Un numero destinato ad aumentare di circa 100 unità nei prossimi 12/18 mesi. In questo arco di tempo sarà, infatti, raddoppiata, la capacità produttiva degli impianti.
«Abbiamo realizzato un investimento di 15 milioni di euro – ha continuato Antonio Marcegaglia – perchè crediamo in un settore ad elevato contenuto tecnologico nel quale finora spadroneggiavano i produttori tedeschi e cinesi. In una fase di grave crisi, il nostro Gruppo spinge sull’acceleratore dell’alta tecnologia perchè crediamo in questo stabilimento e ci piacerebbe fare di Taranto la capitale del fotovoltaico. Siamo disponibili a sostenere e sperimentare forme di collaborazione con gli enti pubblici che vogliono promuovere l’energia rinnovabile».
Il presidente della Regione ha agganciato il suo ragionamento al rapporto Svimez pubblicato nei giorni scorsi. Lontano dall’esultare per l’aumento dello 0,3% del Pil in Puglia, Vendola ha messo sotto accusa il Governo che taglia più al Sud e che investe nel Mezzogiorno utilizzando solo la finanza straordinaria. «Il divario è cresciuto, la forbice Nord-Sud si è ulteriormente allargata – ha proseguito Vendola – ma nessuno sembra considerare il fatto che senza il rilancio del Mezzogiorno, tutto il Paese ristagna».
Un quadro a tinte fosche nel quale l’iniziativa di Marcegaglia è un fascio di luce, secondo il presidente della Regione, perchè si muove in un ambito come quello delle energie rinnovabili, indicato dallo stesso Svimez come settore strategico.
Ma anche qui l’Italia paga i gravi ritardi del governo di centrodestra. «Nel solare regna il far west – ha detto il governatore – perchè chi doveva emanare le linee guida, ha impiegato sette anni prima di farlo». Sul fotovoltaico, ha aggiunto il vicepresidente Capone, puntano molto anche i progetti di Area Vasta.
Tra le innumerevoli possibilità di utilizzo, il pannello di silicio amorfo può sostituire i milioni di metri cubi di lastre di eternit e amianto che ancora coprono capannoni ed edifici lungo tutto lo Stivale, con un duplice beneficio: la rimozione e la bonifica da un materiale tossico, la produzione di energia a zero emissioni di gas serra.
Vendola ha tranquillizzato anche il gruppo dei disoccupati organizzati che ha manifestato dinanzi allo stabilimento. «Per loro – ha detto – stiamo disegnando un bando innovativo».
Numerose le autorità intervenute alla cerimonia. L’arcivescovo Benigno Papa ha impartito la benedizione al nuovo stabilimento. Tra gli altri era presente il vicepresidente dell’Ilva, Fabio Riva.
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