Sel su Tempa Rossa: “La Regione ed il Comune ancora possono fermare l’inevitabile”
I consiglieri regionali di SEL
Michele Losappio e Alfredo Cervellera esprimono la contrarietà del
partito al progetto Tempa Rossa dell’Eni. Ma non mancano le polemiche
con la Giunta regionale guidata dal loro leader Vendola e con il sindaco
di Taranto Ippazio Stefàno: “La Regione ed il Comune ancora possono
fermare l’inevitabile”
“Siamo contrari al progetto di
insediamento di Tempa Rossa come a qualsiasi altra infrastruttura o
impianto di produzione energetica che si vuole aggiungere in Puglia”. Lo
ha dichiarato il consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà
Michele Losappio che ha aggiunto “a prescindere e persino
indipendentemente dalle valutazioni tecniche e scientifiche sulla
compatibilità ambientale di questo progetto, come della TAP e delle
perforazioni in Adriatico, riteniamo che nella nostra regione, e solo
all’interno di un bilancio complessivo sul rapporto tra contributo della
Puglia e fabbisogno energetico nazionale, si debba oggi togliere e non
aggiungere”. Sull’argomento, in mattinata, è intervenuto anche un altro
esponente di Sel, Alfredo Cervellera. “Anche nel nostro partito – ha
affermato il consigliere regionale – si è giunti alla conclusione che
bisogna contrastare il progetto dell’ENI, andando anche contro la
volontà della Giunta regionale che con la Delibera 2515 del 22/11/11
aveva espresso un parere favorevole di compatibilità ambientale
nell’ambito della procedura coordinata di AIA/VIA di competenza
ministeriale”. “In un’interrogazione urgente del 25 agosto scorso – ha
ricordato - di cui a tutt’oggi non ho avuto risposta, ho rilevato che la
Giunta insiste e persiste in questo errore, che ha una forte implicanza
politica, in quanto un rappresentante della Regione ha espresso parere
favorevole, nell’ambito della Conferenza di Servizi, convocata dal
Ministero dell’Ambiente il 17 luglio per discutere di detto progetto”.
“Capisco la distinzione dei ruoli tra presidente della Regione e di un
partito che ha nel suo nome il termine ‘Ecologia’ – ha evidenziato
Cervellera - ma non posso non chiedere al presidente Vendola di rivedere
il suo giudizio su quel progetto, adottando tutti gli atti possibili da
parte della Regione per contrastarlo a livello nazionale, a partire
dalla revoca della precitata delibera”. “Sono trascorsi da allora tre
anni di inferno a Taranto per la tremenda situazione sanitaria ed
ambientale a cui non si riesce a porre rimedio a livello nazionale e
regionale. Ho notato l’impegno che sta ponendo contro la Tap, non mi
pare che sia così anche per Taranto. Può farlo esplicitamente sabato
prossimo quando verrà a Bari il presidente Renzi: ancora la riforma del
Titolo V non è avvenuta e come Regione (adottando gli atti dovuti)
abbiamo frecce nel nostro arco per contrastare le tendenze autoritarie
del Governo a decidere per le comunità locali. Basta volerlo e finora
ripeto non lo si è voluto. Altro che ‘adottare Taranto’. Mi appello
anche ai candidati alle primarie del centrosinistra”.
“Il ‘compagno’ Dario Stefàno, come è
stato appellato nel nostro Direttivo – ha ricordato inoltre - su questo
ha glissato: capisco, data la sua storia e il voto favorevole al
progetto espresso nella citata delibera di Giunta regionale, il suo
imbarazzo con la Confindustria locale, ma non può ‘scaricare’ sulla
Riforma che ancora deve essere adottata. La Regione ed il Comune ancora
possono fermare l’inevitabile. Così dicasi per Minervini, ancora oggi
assessore regionale, e per Michele Emiliano, che sulla questione
ambientale a Taranto e sul cambio di rotta da attuarsi è stato nei
giorni scorsi molto esplicito”. “Sabato avranno, anche loro come Vendola
– ha concluso Cervellera - l’occasione per farlo con il segretario
nazionale del PD, nonché presidente del Consiglio, sostenendo la
richiesta di incontro a Renzi avanzata dai pediatri di Taranto, che gli
vorrebbero illustrare la drammatica situazione sanitaria dei bambini
tarantini”. (Cosmopolismedia)
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