mercoledì 10 settembre 2014

Solfuri e parole

Sel su Tempa Rossa: “La Regione ed il Comune ancora possono fermare l’inevitabile”

I consiglieri regionali di SEL Michele Losappio e Alfredo Cervellera esprimono la contrarietà del partito al progetto Tempa Rossa dell’Eni. Ma non mancano le polemiche con la Giunta regionale guidata dal loro leader Vendola e con il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno: “La Regione ed il Comune ancora possono fermare l’inevitabile”
“Siamo contrari al progetto di insediamento di Tempa Rossa come a qualsiasi altra infrastruttura o impianto di produzione energetica che si vuole aggiungere in Puglia”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Michele Losappio che ha aggiunto “a prescindere e persino indipendentemente dalle valutazioni tecniche e scientifiche sulla compatibilità ambientale di questo progetto, come della TAP e delle perforazioni in Adriatico, riteniamo che nella nostra regione, e solo all’interno di un bilancio complessivo sul rapporto tra contributo della Puglia e fabbisogno energetico nazionale, si debba oggi togliere e non aggiungere”.  Sull’argomento, in mattinata, è intervenuto anche un altro esponente di Sel, Alfredo Cervellera. “Anche nel nostro partito – ha affermato il consigliere regionale – si è giunti alla conclusione che bisogna contrastare il progetto dell’ENI, andando anche contro la volontà della Giunta regionale che con la Delibera 2515 del 22/11/11 aveva espresso un parere favorevole di compatibilità ambientale nell’ambito della procedura coordinata di AIA/VIA di competenza ministeriale”. “In un’interrogazione urgente del 25 agosto scorso – ha ricordato - di cui a tutt’oggi non ho avuto risposta, ho rilevato che la Giunta insiste e persiste in questo errore, che ha una forte implicanza politica, in quanto un rappresentante della Regione ha espresso parere favorevole, nell’ambito della Conferenza di Servizi, convocata dal Ministero dell’Ambiente il 17 luglio per discutere di detto progetto”. “Capisco la distinzione dei ruoli tra presidente della Regione e di un partito che ha nel suo nome il termine ‘Ecologia’ – ha evidenziato Cervellera - ma non posso non chiedere al presidente Vendola di rivedere il suo giudizio su quel progetto, adottando tutti gli atti possibili da parte della Regione per contrastarlo a livello nazionale, a partire dalla revoca della precitata delibera”. “Sono trascorsi da allora tre anni di inferno a Taranto per la tremenda situazione sanitaria ed ambientale a cui non si riesce a porre rimedio a livello nazionale e regionale. Ho notato l’impegno che sta ponendo contro la Tap, non mi pare che sia così anche per Taranto. Può farlo esplicitamente sabato prossimo quando verrà a Bari il presidente Renzi: ancora la riforma del Titolo V non è avvenuta e come Regione (adottando gli atti dovuti) abbiamo frecce nel nostro arco per contrastare le tendenze autoritarie del Governo a decidere per le comunità locali. Basta volerlo e finora ripeto non lo si è voluto. Altro che ‘adottare Taranto’. Mi appello anche ai candidati alle primarie del centrosinistra”.
“Il ‘compagno’ Dario Stefàno, come è stato appellato nel nostro Direttivo – ha ricordato inoltre - su questo ha glissato: capisco, data la sua storia e il voto favorevole al progetto espresso nella citata delibera di Giunta regionale, il suo imbarazzo con la Confindustria locale, ma non può ‘scaricare’ sulla Riforma che ancora deve essere adottata. La Regione ed il Comune ancora possono fermare l’inevitabile. Così dicasi per Minervini, ancora oggi assessore regionale, e per Michele Emiliano, che sulla questione ambientale a Taranto e sul cambio di rotta da attuarsi è stato nei giorni scorsi molto esplicito”. “Sabato avranno, anche loro come Vendola – ha concluso Cervellera - l’occasione per farlo con il segretario nazionale del PD, nonché presidente del Consiglio, sostenendo la richiesta di incontro a Renzi avanzata dai pediatri di Taranto, che gli vorrebbero illustrare la drammatica situazione sanitaria dei bambini tarantini”. (Cosmopolismedia)

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