Taranto. Crolla la città vecchia
Ennesimo crollo nella città vecchia di Taranto. Migliaia di euro sarebbero dovute servire per i lavori di ripristino. Indagate 9 persone.Fonte: Oltremedianews
Taranto, una città “stuprata” dalla gestione sull’Ilva, è una città
stupenda. Una doppia città, da una parte quella vecchia e una volta
superato il ponte si entra in Taranto nuova. Due spaccati diversi,
un’urbanizzazione differente.
Oggi ci ritroviamo nuovamente a parlare di un crollo avvenuto nella
città vecchia. La soletta del balcone di uno stabile disabitato di via Duomo 59,
nella città vecchia di Taranto, è oggi crollata. Sul
posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno provveduto a mettere
in sicurezza l’area e la struttura.
Nel borgo antico il Comune ha avviato un’attività di monitoraggio per catalogare gli immobili a rischio crollo, dopo i ripetuti casi delle scorse settimane, che necessitano di ristrutturazione. Alcuni edifici sono stati sequestrati su disposizione della magistratura nell’ambito di un’inchiesta su lavori-fantasma. Sono nove gli indagati tra imprenditori, ex dirigenti e funzionari comunali.
Nel luglio scorso 20 famiglie si ritrovarono senza casa da un giorno all’altro; c’è stato un sequestrato d’urgenza della guardia di finanza perché progettisti, costruttori, collaudatori e responsabili non hanno messo in sicurezza gli immobili, ritenuti ad alto rischio crollo. Non sono state messe in sicurezza neanche le fondamenta dei palazzi, nonostante i fondi regionali erogati ad hoc, nei quali il Comune ha alloggiato le famiglie bisognose di una casa.
Si parla di una cifra che si aggira intorno ai 725mila euro, soldi che sarebbe dovuti servire per i lavori di mantentimento degli stabili. Nicola Gesualdo (TdP)
Nel borgo antico il Comune ha avviato un’attività di monitoraggio per catalogare gli immobili a rischio crollo, dopo i ripetuti casi delle scorse settimane, che necessitano di ristrutturazione. Alcuni edifici sono stati sequestrati su disposizione della magistratura nell’ambito di un’inchiesta su lavori-fantasma. Sono nove gli indagati tra imprenditori, ex dirigenti e funzionari comunali.
Nel luglio scorso 20 famiglie si ritrovarono senza casa da un giorno all’altro; c’è stato un sequestrato d’urgenza della guardia di finanza perché progettisti, costruttori, collaudatori e responsabili non hanno messo in sicurezza gli immobili, ritenuti ad alto rischio crollo. Non sono state messe in sicurezza neanche le fondamenta dei palazzi, nonostante i fondi regionali erogati ad hoc, nei quali il Comune ha alloggiato le famiglie bisognose di una casa.
Si parla di una cifra che si aggira intorno ai 725mila euro, soldi che sarebbe dovuti servire per i lavori di mantentimento degli stabili. Nicola Gesualdo (TdP)
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