martedì 16 settembre 2014

Servi della gleba

Tempa Rossa: oggi presentazione progetto in Confindustria

Confindustria Taranto, Total E&P Italia, Shell Italia E&P e Mitsui E&P Italia B, presenteranno oggi alle 11.30, presso la sede di via Dario Lupo, il progetto Tempa Rossa. Nel corso dell’incontro saranno illustrati i dettagli degli interventi previsti a Taranto per il suo completamento, con attenzione ai temi di impatto ambientale, ai riflessi sull’economia ed ai risvolti occupazionali. “Tempa Rossa – fanno sapere gli industriali - è stata classificata come opera di interesse strategico nazionale ed è oggi uno dei principali progetti di sviluppo industriale in corso in Italia interamente sostenuto da capitali privati”. All’esterno sono previste manifestazioni di protesta da parte del movimento ‘Stop tempa Rossa’ che da tempo si oppone alla base logistica dell’Eni. Secondo  le associazioni ambientaliste infatti, l’inquinamento cittadino aumenterebbe del 12% rispetto a quello attuale. E in un territorio già martoriato dalle emissioni nocive dell’Ilva, non è poco. (Cosmopolismedia)

Intanto il Comune si da alla macchia...
Per fortuna che esiste una cittadinanza responsabile e attiva:

Una quarantina di persone ha protestato dinanzi alla sede di Confindustria a Taranto, in via Dario Lupo, a margine della presentazione ufficiale del progetto ‘Tempa rossa’ da parte della joint venture Total, Shell e Mitsui.  Al presidio hanno partecipato  il leader nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, rappresentanti del movimento ‘Stop Tempa rossa’ e altri ambientalisti, che hanno esibito striscioni e scandito slogan anche contro le istituzioni locali, in particolare il sindaco Ezio Stefano. Presente un folto schieramento di poliziotti. La via è stata  interdetta al traffico. I contestatori hanno chiesto, tra l’altro, che fine abbia fatto l’elaborato Tecnico inerente il Rischio di Incidenti Rilevanti (Erir) del Comune di Taranto che consentirebbe una ”visione piu’ dettagliata della situazione attuale rispetto agli insediamenti industriali esistenti” e permetterebbe una ”piu’ agevole attuare ogni misura preventiva per poter evitare possibili futuri incidenti”. (ANSA)

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