sabato 26 febbraio 2011

Questo è il nostro vergognoso Consiglio Comunale



Da TarantOggi del 25 febbraio 2011
ADESSO NE BASTANO 13: metanodotto, oggi si torni in aula

Se non si trattasse di qualcosa che tocca da vicino ogni singolo cittadino di Taranto, ci sarebbe davvero da ridere di fronte alla sufficienza con la quale il Consiglio Comunale sta affrontando la questione metanodotto. Mentre l’Eni tace sul proprio disegno industriale, nascondendolo di fatto alla città, in aula viene meno il numero legale proprio in coincidenza con la trattazione dell’odg n. 16.
Quest’ultimo, presentato dalla consigliera Filomena Vitale, proponeva al Consiglio la revoca, in autotutela, della delibera 18 dell’ uno marzo 2010, qualora la realizzazione del metanodotto dovesse servire al trasporto di gas metano per l’alimentazione di una centrale a ciclo combinato da 240 MW all’interno della raffineria Eni. L’iniziativa del consigliere era mirata a far prendere una posizione chiara al Consiglio sulla volontà della società quasi di triplicare l’attuale produzione energetica. L’ambiente pagherebbe, ancora una volta, il conto finale.
Sarebbe inevitabile, infatti, un aumento proporzionale delle emissioni di Co2 e di
ossido di carbonio. E’ soprattutto quest’ultimo inquinante a destare preoccupazione in quanto inciderebbe negativamente sulla già precaria salubrità dell’aria ionica. Ebbene, dopo aver discusso del piano Pirp (approvato nell’ultima occasione disponibile per non perdere i finanziamenti) e di altri argomenti poco utili alla soluzione dei gravi problemi ionici (dal riconoscimento delle bande tarantine nell’ambito dei festeggiamenti per l’unità d’Italia al conferimento della cittadinanza onoraria a Mons. Benigno Luigi Papa), è venuto meno il numero legale.
L’assenza della maggioranza dei consiglieri ha costretto il presidente Gina Lupo a sciogliere l’assise. Questa volta, però, rispetto alle altre riunioni del Consiglio Comunale, lo stesso presidente ha predisposto la convocazione immediata per il giorno seguente qualora tutti gli odg non fossero stati affrontanti. E’ per questo che, dunque, nel testo di convocazione dell’appuntamento di ieri, si legge quanto segue: “Ove nel giorno stabilito per la prima convocazione non si raggiunga o venga a mancare in corso di seduta il numero legale, il Consiglio Comunale tornerà a riunirsi in seduta di seconda convocazione il giorno 25/02/2011 con inizio alle 12,30”.
Nessun dubbio quindi: i consiglieri hanno subito la possibilità di rimediare. C’è però un’altra novità: trattandosi di una seconda convocazione, ai sensi del Testo Unico degli enti locali, basterà la presenza di un terzo dei consiglieri per dichiarare valida la seduta ed avviare i lavori. Nel caso del Consiglio Comunale di Taranto, dunque, possono essere anche in tredici a presentarsi in aula oggi e discutere la proposta di Filomena Vitale. Basterebbe il voto di sette consiglieri per dire no ad un progetto che non avrebbe alcuna ricaduta positiva per la città.

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