Depuratore Gennarini in tilt, liquami in mare a Lido Bruno
Una chiazza maleodorante è fuoriuscita dalla condotta del depuratore Gennarini al largo di Lido Bruno a San Vito, Taranto. I liquami non trattati si sono estesi per oltre 100 metri in mare a causa di un guasto alle vasche di depurazione. E’ stato una motovedetta della Guardia Costiera di Taranto, nel corso di uno specifico servizio di perlustrazione, a verificare la presenza dei fanghi in mare. Secondo la Capitaneria di porto si tratta di un fatto grave. ”L’episodio accertato – recita una nota della Guardia Costiera – si manifestava in tutta la sua gravità sia per le considerevoli dimensioni dell’inquinamento marino prodotto, sia per la presenza in mare di rifiuti solidi galleggianti di vario genere e sia per un intenso odore acre, percepibile a diverse decine di metri di distanza dalla chiazza”. Secondo l’Aqp lo sversamento è stato causato da un guasto improvviso nei giorni tra il 7 e l’8 marzo. Un’anomalia che è stata riparata ripristinando il regolare funzionamento dell’impianto. Nella sede del depuratore si sono recati sia i militari della Guardia Costiera che i tecnici dell’Arpa che hanno effettuato prelievi all’impianto e in mare. La procura di Taranto ha conferito alla Capitaneria di porto una delega di indagini per acquisire tutta la documentazione tecnico-amministrativa riguardante l’impianto di depurazione, con lo scopo di appurare le cause del malfunzionamento e stabilire eventuali responsabilita’. (avvisoainaviganti)
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WWF: “SU DEPURATORE TARANTO MAI PRESI PROVVEDIMENTI”
Non è il primo incidente che accade in un quartiere invaso da odori putrescenti da 10 anni
“Il Wwf esprime forti preoccupazioni per lo sversamento di fanghi e liquami dal depuratore di contrada Gennarini, a Taranto, avvenuto tra il 7 e 8 Marzo e annunciato in una nota dalla Guardia Costiera che ha rilevato come ‘l’episodio si sia manifestato in tutta la sua gravità sia per le considerevoli dimensioni dell’inquinamento marino prodotto, sia per la presenza in mare di rifiuti solidi galleggianti di vario genere e sia per un intenso odore acre, percepibile a diverse decine di metri di distanza dalla chiazza’. Non capiamo – continua l’associazione ambientalista - come mai sia possibile che per questo depuratore, visto che non è la prima volta che accade, non si siano presi provvedimenti definitivi”.
“Il Wwf ricorda che odori putrescenti appestano il quartiere da anni. Dopo ripetuti avvisi degli abitanti, ci ritroviamo dopo 10 anni con lo stesso problema. Ringraziamo la Guardia Costiera e le Autorità che prenderanno a cuore la risoluzione di questo problema, ed invitiamo l’AQP e le Autorità cittadine a farsi carico di ripristinare il danno prodotto e a verificare il danno ambientale per ripristinare in breve tempo uno degli angoli più caratteristici e popolosi della nostra città”.
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