venerdì 20 gennaio 2012

Elezioni in vista: comincia la fiera delle bojate!

... avanti il prossimo.
Venghino signori al Circo Stefàno!


Parchi e piste ciclabili. la città del 2020 c'è già
Così saranno gli spazi liberati dalla Marina
Comune e Provincia presentano riconversione aree


Un tuffo nel futuro, nella città che Taranto potrebbe diventare tra dieci anni. Ieri sera tutti i presenti nel salone degli specchi di Palazzo di città hanno guardato le «slides» preparate da un gruppo di architetti e ingegneri e hanno allungato lo sguardo al 2020. Comune e Provincia hanno presentato quattro progetti che utilizzano e valorizzano alcune delle aree che la Marina militare lascia libere dentro il perimetro urbano nell’ambito delle dismissioni. I tecnici vanno cauti e parlano di «suggestioni progettuali», quasi a chiarire che possono diventare realtà solo se si mette in moto la volontà collettiva, pubblica e privata, politica e finanziaria. Ci sono le idee e le proposte per: la sistemazione della fondazione Michelagnoli e del museo medioevale nei locali superiori del castello aragonese tra il torrione di San Cristoforo ed il torrione della bandiera; la realizzazione di un museo dell’Arsenale militare marittimo con un percorso panoramico e la creazione di un centro espositivo permanente dentro l’area dello stabilimento; il recupero architettonico dei Baraccamenti Cattolica, e realizzazione di un teatro per orchestra e di un Polo culturale; un percorso ciclopedonale lungo 9.5 chilometri di collegamento tra i due parcheggi di scambio a Cimino e Croce che passa dentro l’Arsenale, l’ospedale militare, la villa Peripato, supera di slancio il canale navigabile con un ponte levatoio metallico, costeggia via Garibaldi in città vecchia, attraversa il ponte di pietra e raggiunge la Croce. Si tratta di quattro proposte capaci di riqualificare in profondità pezzi della città restituendole funzioni oggi assenti, ma molto richieste. L’Arsenale ha segnato la storia di Taranto da un centinaio d’anni, è ricco di cimeli ma non possiede un suo museo che ne tratteggi l’importanza.
Il castello aragonese, oggi il secondo sito più visitato di Puglia, aumenterebbe il suo valore attrattivo ospitando, per la prima volta, un museo di storia medievale ristrutturando un migliaio di metri quadrati i locali posti in alto. L’ex cinema Arsenale e alcuni ex rifugi dei tempi della guerra, all’interno della vasta area dei Baraccamenti Cattolica, hanno perso l’originaria funzione e sarebbero recuperati per creare spazi polivalenti, espositivi e ricreativi, sale studio, una biblioteca, un teatro per l’orchestra. Nascerebbero quello che i progettisti hanno chiamato «Le corti di Taras». Infine la panoramica pista ciclopedonale. Ora scatta la ricerca dei finanziamenti senza i quali le "suggestioni" rimarrebbero tali.
(Cesare Bechis, CdM)

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