sabato 14 gennaio 2012

Dove c'è GasNatural c'è "puzza" di gas!!!

CHAP(2011)02184: IL CASO TRIESTE A BRUXELLES

IL PROGETTO DEL RIGASSIFICATORE DELLA SPAGNOLA GAS NATURAL AUTORIZZATO DALL’ITALIA ANCHE IN VIOLAZIONE DEL TRATTATO DI PACE DEL 1947

L’11 luglio 2011 veniva presentato alla Commissione Europea la denuncia sulla violazione del diritto internazionale da parte delle autorità italiane nella provincia di Trieste - zona A del Territorio Libero di Trieste. La denuncia veniva presentata da Roberto Giurastante responsabile di Greenaction Transnational, ed accolta dalla Commissione Europea il 28 dello stesso mese.

Si è trattato della prima pubblica azione in cui davanti alle autorità comunitarie è stata disconosciuta la sovranità e la giurisdizione italiana su Trieste e provincia.

Nelle denuncia viene affrontata la drammatica situazione dell’inquinamento del territorio di Trieste, le reiterate violazioni dello status del porto libero di Trieste e delle sue zone franche, le repressioni poste in essere dalle autorità italiane nei confronti dei cittadini del Territorio Libero che si battono per a difesa del diritto internazionale.

Questa denuncia internazionale, completamente censurata dagli organi di informazione, ha rappresentato la base delle ulteriori azioni per la difesa della legalità calpestata a Trieste da uno Stato (Italia) che nel silenzio internazionale si è annesso un territorio indipendente, e come tale riconosciuto dalle Nazioni Unite in virtù di un trattato di pace (quello del 1947) immodificato e immodificabile.

Proprio in base al Trattato di Pace il Porto Libero di Trieste quale area extraterritoriale e quindi al di fuori della sovranità italiana, non può essere assoggettato all’amministrazione italiana, né alle sue leggi. E questo ovviamente vale sia per gli strumenti urbanistici portuali adottati e approvati in elusione del diritto internazionale, sia per tutte le autorizzazioni ministeriali decretate dalle autorità italiane. Compresa quella rilasciata al terminale di rigassificazione della spagnola Gas Natural che verrebbe costruito nel parte meridionale del porto.

Alla Commissione Europea è stato chiesto nel suo ruolo di garante della Carta dei Diritti Fondamentali dell’U.E. e quindi dei Trattati Internazionali di assicurare il rispetto del Diritto internazionale e comunitario violato dall’Italia nella provincia di Trieste-TLT. E ora il “caso Trieste” sta per approdare anche al Parlamento Europeo.

1 commento:

giacomo ha detto...

Per approfondire la questione Territorio Libero e Porto Libero di Trieste che nel suo insieme formano l'unica Nazione Internazionale del Mondo vedi www.portoliberotrieste.org .
Si precisa che il TLT e PLT non sono tutelati dall'UE bensì dal Consiglio di Sicurezza del Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) che sta già lavorando sin da marzo 2010 per risolvere il problema.