martedì 29 luglio 2008

Rigassificatore a Taranto? Negativa la risposta della Provincia di Taranto

Vi riportiamo il testo integrale del comunicato stampa così come pubblicato sul sito della Provincia di Taranto.



Foto: impianto di rigassificazione in Spagna

Rigassificatore, Florido: poche garanzie, ipotesi impraticabile

Domani mattina, alla Regione Puglia, si terrà un’importante riunione del comitato tecnico incaricato di stabilire se Taranto rappresenta un sito idoneo ad ospitare il rigassificatore.

Su questo tema, interviene il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido. “Sullo sviluppo economico, la Provincia di Taranto ha sempre assunto una posizione ispirata alla valutazione nel merito dei singoli progetti senza pregiudizi di sorta. Abbiamo sempre sostenuto, e confermiamo questo intendimento, che due sono le precondizioni da soddisfare per ottenere il nostro consenso quando si tratta di dare il via libera a eventuali piani industriali: ecocompatibilità e sicurezza. E proprio su questo terreno, come si ricorderà, l’Amministrazione provinciale, attraverso gli organi deputati, ha formulato diverse osservazioni tecniche rispetto all’ipotesi di costruire a Taranto il rigassificatore.

Le risposte che ci sono state fornite risultano sostanzialmente insufficienti ed inadeguate, soprattutto per quanto riguarda i rischi che l’insediamento di un impianto di quella portata inevitabilmente comporta. Per queste ragioni, riteniamo impraticabile la realizzazione del rigassificatore.

Auspichiamo perciò che anche dalla riunione in programma domani a Bari scaturisca un parere negativo, anche in considerazione del fatto che i rilievi da noi sollevati sono stati affrontati e discussi anche in quella sede. Sì allo sviluppo insomma, ma rispettando l’ambiente e garantendo la sicurezza dei cittadini”.

Ma il capo dell’Amministrazione provinciale coglie l’occasione per ribadire l’attenzione dell’ente anche su altri fronti: “Siamo impegnati – aggiunge Gianni Florido – affinché siano realizzati al più presto gli impianti per abbattere il livello delle emissioni di diossine prodotte dai camini dell’Ilva. L’obiettivo è di rientrare nel più breve tempo possibile nei limiti previsti dalle normative vigenti. Stiamo inoltre seguendo l’avanzamento dei lavori in Ilva per la captazione dei fumi e delle polveri che si sprigionano all’atto dello sfornamento del coke, in questo caso l’impianto è già in una fase avanzata di realizzazione; stessa attenzione stiamo ponendo per l’installazione e il montaggio di tutta la linea secondaria di captazione fumi e polveri nel reparto acciaieria 2 dello stabilimento siderurgico. Tutte misure che sommate alle prescrizioni previste nelle Bat dovranno rendere l’Ilva una fabbrica ecocompatibile. Naturalmente non mancherà il nostro impegno – conclude Florido – affinché ciò avvenga nel più breve tempo possibile”.

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Come si esprimerà il Comitato Tecnico Regionale? Aspettiamo....


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