Una ampia maggioranza degli abitanti del pianeta vogliono azioni immediate e risolute sui cambiamenti climatici -- ma qui al summit del G8 tre uomini politici si sono messi di traverso. Il Canadese Harper, il Giapponese Fukuda, e l-Americano Bush si rifiutano di discutere gli obiettivi per il 2020.
Gli scienziati sono d'accordo sul fatto i prossimi 12 anno determineranno successo o fallimento della nostra risposta alla crisi del clima. Ma se i fatti non hanno ottenuto l'attenzione di questi leader qualcos'altro potrebbe ottenererla: lo humor.
Avaaz ha preparato una pagina intera con un annuncio satirico per il Financial Times di Martedì, svergognando Harper, Fukuda, e Bush per esser così irresponsabili di fronte al clima. Il giornale verrà consegnato nelle stanze di ogni delegato del G8. Insieme possiamo rendere questa scelta sufficientemente costosa ed imbarazzante, in modo questi leader ci pensino su bene prima di sprecare un'altra opportunità per fare progressi sul clima. Clicca qui sotto per supportare questo messaggio, e poi inoltralo ai tuoi familiari ed amici!
http://www.avaaz.org/it/g8
Perchè questa campagna dell'ultim'ora? La nostra strategia si basa su due storie importanti --Australia e Bali.[2]
Alle negoziazioni dell'ONU sul clima di Bali, Harper, Fukuda e Bush avevano provato a bloccare qualsiasi tentativo di stabilire obiettivi per il 2020 -- proprio come adesso al G8. Ma un grido globale aveva fatto girare il vento. I negoziatori dal Sud del mondo si erano alzati, uno dopo l'altro, a chiedere che i guastafeste si tirassero indietro. Gruppi di cittadini in ogni nazione avevano fatto sentire la loro voce -- fra cui 320,000 membri di Avaaz nelle 72 ore finali. Ed una pagina satirica sul quotidiano Jakarta Post (un remake del poster del film Titanic con Harper, Bush e Fukuda) era finita nei notiziari di tutto il mondo. Un importante quotidiano Giapponese aveva poi rivelato che quella pubblicità era stata mostrata in un incontro ai massimi livelli in Giappone -- portando ad un passo in avanti nella politica sul clima di Fukuda.[3]
La seconda storia, quella dell'Australia, mostra cosa succede quando si mettono insieme umorismo e potere politico di massa.
In Australia il Primo Ministro precedente John Howard era negativo sul clima come Harper. Fukuda e Bush lo sono oggi. Lo scorso autunno all'APEC, un summit globale che presiedeva, cercò di vendersi come un leader sui cambiamenti climatici. Ma Avaaz ed altri gruppi lo smascherarono con azioni, marce ed una fantastica parodia televisiva creata dai nostri amici di GetUp, mettendo in evidenza le sparate di Howard e domandando obiettivi veri per i tagli alle emissioni di anidride carbonica. I cambiamenti climatici diventarono l'ago della bilancia nelle elezioni, e quando Howard le perse la prima azione del nuovo governo fu di ratificare il Protocollo di Kyoto.
Harper quest'autunno dovrà affrontare elezioni difficili, ed il clima sta emergendo come elemento chiave. Negli Usa la campagna per la successione a Bush potrebbe dipendere dal clima. E gli oppositori di Fukuda lo stanno sfidando in modo aggressivo su come affrontare la crisi del clima.
In breve, il nostro sforzo globale può avere un impatto forte in tutti e tre i paesi.Sta a noi levare un grido una volta di più. Firma la pagina pubblicitaria e fai girare la voce:
http://www.avaaz.org/it/g8
Non possiamo esser sempre sicuri del risultato delle nostre azioni. Ma di fronte alla crisi del clima vale la pena provare a fare tutto ciò che è possibile. Facciamo scelte "verdi" nelle nostre vite private. E se quando si prendono decisioni pubbliche importanti, un numero sufficiente di noi si raccoglie insieme -- questa volta, la prossima ed ogni altra -- allora, in un modo o nell'altro, il nostro messaggio verrà ascoltato. I nostri leader cambieranno … o cambieremo i nostri leader.
Con speranza e determinazione,
Ben, Iain, Alice, Ricken, Paul, Graziela, Pascal, Veronique, Mark, e Milena – il team di Avaaz.org
PS: La pagina pubblicitaria sui cambiamenti climatici è una delle quattro pagine che manderemo sull'edizione globale del Financial Times questa settimana, tutte progettate per moltiplicare l'impatto della campagna dei membri di Avaaz. Cercale nel quotidiano, o (solo in Inglese) qui) http://www.avaaz.org/ads.
PPS: Qui trovi le fonti per questa campagna.
http://www.repubblica.it/2008
http://www.ansa.it/opencms
http://iltempo.ilsole24ore.com
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