giovedì 17 luglio 2008

Dove ci sono beni comuni, c’è comunità, dove c’è comunità c’è arte.


Dal forum Acqua Bene comune inoltriamo:

Anche Raffaele Niro, poeta e contastorie (www.contastorie.it, www.raffaeleniro.eu), aderisce alla campagna nazionale "Acqua Pubblica, ci metto la firma!"

Aderisce:

perché l’uomo è fatto per il settanta percento di acqua,
perché con l’acqua si annaffiano i semi,
perché con l’acqua s’impasta il pane,
perché con l’acqua si fanno i mattoni,
perché dove c’è acqua c’è vita...
.................
l’acqua non è una merce
perché l’uomo non è una merce,
perché la vita non ha prezzo...
.................
l’acqua è un bene comune
perché la vita non ha prezzo...


Aderisco alla campagna “Acqua pubblica, ci metto la firma!” perché credo sia un primo passo verso la rivalutazione e la ridefinizione dei beni pubblici comuni.

Contrariamente alla folle tendenza innescata in questi ultimi anni dove si afferma che comunque la gestione privata sia migliore di quella pubblica indistintamente dall’oggetto.

L’ho fatto perché l’acqua è un elemento strategico della nostra vita biologica e sociale e non può per questo essere governata con logiche di mercato.

L’ho fatto perché non è vero che privato è sempre meglio che pubblico e i molti esempi di monopolio dell’acqua in varie parti del mondo sono lì a confermare quanto sia falsa questa nostra idea nata negli anni ’80.

L’acqua, poiché indispensabile alla vita degli esseri umani, non può e non deve essere oggetto di lucro da parte di alcuni ma deve, come l’aria, appartenere a tutti.

Quindi mi rendo disponibile a diffondere e promuovere la cultura dei beni comuni attraverso la mia attività di poeta e “contastorie”.

Raffaele Niro
www.raffaeleniro.eu

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