sabato 20 dicembre 2014

Sempre più inquinati per Legge di Stato e profitto privato!

Il voto del Senato alla legge Stabilità autorizza anche Tempa Rossa

Il progetto Tempa Rossa fa un passo avanti nella parte che riguarda Taranto. Nel maxi emendamento alle legge di Stabilità approvato nelle scorse ore dal Senato dopo che è stata posta la fiducia, c'è anche la norma che sblocca la costruzione della base logistica del giacimento petrolifero della Basilicata. Il Governo aveva inserito il capitolo Tempa Rossa nel maxi emendamento prevedendo l'estensione dell'autorizzazione unica per le infrastrutture a valle del progetto.
Nel caso specifico le opere che a Taranto, all'interno della raffineria Eni, serviranno a raccogliere il petrolio in arrivo, via oleodotto, dalla Basilicata, stoccarlo e poi caricarlo sulle petroliere. Incassato il via libera del Senato, la legge di Stabilità torna adesso alla Camera per l'approvazione finale ma di fatto per Tempa Rossa il percorso autorizzativo si è rafforzato.
Nella sua visita di metà settembre a Taranto il premier Matteo Renzi ha giudicato Tempa Rossa progetto strategico ed è possibile che le opere che vi sono collegate rientrino anche nel decreto legge su Ilva e su Taranto che il Consiglio dei ministri si accinge a varare nella seduta del 24 dicembre. Il decreto infatti dovrebbe riguardare anche l'area portuale. Trecento milioni di investimento con una ricaduta di cantiere per 50 imprese e 300 addetti per circa due anni, la base logistica di Tempa Rossa - che si comporrà di due serbatoi di stoccaggio e di un pontile per l'attracco delle navi che per l'occasione sarà allungato di 350 metri - vede il netto dissenso del Comune di Taranto. Quest'ultimo si è espresso con una delibera del Consiglio comunale che ha approvato il piano regolatore del porto escludendo però l'ampliamento del pontile. Contrari anche diversi movimenti ambientalisti e cittadini. Proprio ieri sera a Taranto c'è stata una manifestazione del movimento studentesco - circa un migliaio di persone - per ribadire il no.
Si teme infatti che Tempa Rossa possa portare ad un aumento dell'inquinamento provocato dai composti volatili del greggio in una realtà già alle prese con enormi problemi ambientali. Ma Total, Shell e Mitsui hanno già spiegato che Tempa Rossa avrà zero emissioni per Taranto e che il progetto prevede anche una riduzione di quelle della raffineria per un totale di 64 tonnellate annue. Per dare forza al no, il Consiglio comunale aveva anche previsto, qualche giorno fa, un'autoconvocazione a Roma, tra Palazzo Chigi e Montecitorio, scelta poi accantonata a favore di una seduta permanente a Taranto. Ma in proposito non è stato programmato ancora nulla. In una lettera a Renzi e al ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, il sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, oltre a ribadire il dissenso, ha chiesto un incontro al Governo e sollecitato garanzie ambientali.(Sole24h)

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