domenica 7 dicembre 2014

Gira la carta

Ilva, forse il cambio al vertice: Renzi pronto a schierare Guerra

Potrebbe essere Andrea Guerra l'uomo della svolta. L'ex amministratore delegato di Luxottica, uno dei migliori manager del mondo e attualmente consigliere economico del presidente del consiglio potrebbe essere il candidato alla successione di Pietro Gnudi nell'incarico di commissario straordinario dell'Ilva. La notizia filtra da ambienti politici e troverebbe conferma nel fatto che il manager potrebbe accompagnare Renzi nel suo viaggio a taranto prima di Natale.
Intanto l'associazione ambientalista Peacelink Taranto ha ricevuto una lettera dal presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, nella quale il presidente si dice "costantemente informato sulla evoluzione della situazione a Taranto", rispondendo ad una missiva di Peacelink del 5 settembre scorso. Lo rendono noto Alessandro Marescotti, Antonia Battaglia e Luciano Manna per conto della stessa associazione.
La necessità di "proteggere la salute dei cittadini e l'ambiente" dovrebbe essere coniugata, scrive Schulz, insieme "ad una visione e ad una strategia sociale e economica per l'area di Taranto". Il presidente del Parlamento Europeo si dice convinto che "l'attuale procedura di infrazione lanciata dalla Commissione Europea e confermata con il parere motivato sarà uno strumento chiave per l'applicazione del diritto garantito dalla Direttiva sulle emissioni industriali". Schulz segnala anche "l'importanza della Strategia Europa 2020", un ambizioso programma di lavoro europeo che ha come obiettivo quello di sviluppare cinque punti cardine (occupazione, istruzione, inclusione sociale, energia e lotta al cambiamento climatico), da realizzare entro quella data.
Tale suggerimento, osservano in una nota Marescotti, Battaglia e Manna, è "condiviso da PeaceLink, che da tempo ha presentato un 'piano B' per Taranto: un piano di riconversione e di uscita dalla crisi strutturale dell'acciaio. E' su questa strada che PeaceLink continuerà a lavorare - conclude la nota - e a tal fine si è iscritta al Registro europeo delle associazioni accreditate presso la Commissione Europea e il Parlamento Europeo".
Intanto tiene banco il tema della vendita del siderurgico. "Il governo italiano renda pubblica la risposta fornita alla Direzione europea concorrenza di Bruxelles in merito alla violazione del principio 'chi inquina paga' e in materia di aiuti di Stato. La risposta da parte del governo italiano alla Commissione europea doveva essere data entro il 20 novembre scorso".  Lo sottolinea il co-portavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.
"Cosa ha risposto - aggiunge - il governo italiano? I cittadini hanno il diritto di sapere, o è un segreto di Stato? La Direzione generale concorrenza aveva formulato numerose contestazioni: dal prestito-ponte alla mancata approvazione del piano industriale fino ad arrivare a quella della 'bad company' che impedirebbe l'avvio delle bonifiche a carico di chi ha inquinato". In queste ore, attacca Bonelli, "c'è uno sforzo del governo che affronta il problema dell'Ilva decontestualizzato dalla situazione sanitaria della città e dal liberarla dal peso dei veleni. Il governo e la struttura commissariale Ilva sanno, ma non dicono che ad oggi 25mila persone sono a rischio tumore, secondo la valutazione del danno sanitario, ed una volta conclusa l'applicazione dell'Aia - conclude il leader dei Verdi - il numero delle persone a rischio scenderà a 12.500: un dramma". (RepBa)

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