Domenica 20 maggio, a partire dalle 18, alla Comune Urupia – in località Petrosa, tra Francavilla e San Marzano - aperitivo, pizza, musica e ‘festa’ per gli otto imputati assolti dell’ex Presidio Permanente No Discariche.
Otto imputati. Quattro anni di processo. E alla fine tutti assolti con formula piena “perché il fatto non sussiste”.
Il fatto, lo ricordiamo, risale al 1° settembre del 2008. Decine di persone, centinaia, donne, bambini, giovani, anziani, persone del Presidio Permanente No discariche. Cercavano di opporsi all’apertura del terzo lotto della discarica Ecolevante di Grottaglie-San Marzano. Persone inermi, sedute a terra, a mani vuote, davanti a camion traboccanti di rifiuti e percolato, di veleni e malaffare. Persone aggredite dalla polizia e dai carabinieri. Il manganello (sempre)al posto del dialogo. L’arroganza barricata nei palazzi istituzionali. Perché alla fine, per chi dice no alla distruzione del territorio, c’è prima la polizia. E poi c’è un Tribunale. Un lungo processo con le carte rimescolate. Con i fatti rovesciati. Con la verità che scompare. Con gli aggrediti che diventano aggressori. Con gli aggressori che si trasformano in accusatori. E con le accuse surreali che però in alcuni casi, si sgonfiano da sole. Resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Istigazione a delinquere. Accuse senza prove. Un teorema trascinato per quattro anni, dopo i quali anche un Tribunale dice ciò che sapevano già tutte e tutti. Il fatto non sussiste. Perciò, tutti assolti. Tutti e otto, con formula piena. E quasi niente da festeggiare.
Cos’è successo in questi quattro anni? La cronaca e gli eventi hanno ampiamente confermato le idee del movimento, dando conto dei legami tra Ecolevante, Tarantini, Lavitola, Berlusconi e tutte quelle organizzazioni criminali che prosperano dietro agli sversamenti di rifiuti. Eppure, la discarica non è stata chiusa. Anzi, si è allargata. Sembra addirittura destinata ad allargarsi ulteriormente. Continua ad accogliere sostanze tossiche. Prosegue il suo percorso e va di pari passo con tutte le altre discariche del territorio e con tutte le altre realtà - Ilva, Eni, Cementir e inceneritori – che continuano a depredare questo territorio.
Nel frattempo il Presidio Permanente No Discariche si è come inabissato, ma intanto sono anche nati altri movimenti che ne ricordano lo spirito. A tutti loro, a tutte le persone che vivono in questo territorio, è rivolto l’invito per l’aperitivo di domenica 20 maggio. Niente da festeggiare, ma solo un’ottima occasione di dialogo, di confronto e di aggregazione.
E magari anche la possibilità di raccogliere un po’ di fondi per gli avvocati e le avvocate che in questi quattro anni ci hanno difeso, praticamente a gratis.
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