venerdì 25 maggio 2012

Abbozzato (male)!

Bozzetto: «Vendola ci distrugge». Il leader di Confindustria: «Non taglia le poltrone»
Nichi: «Parli a nome dell'Ilva». Il governatore: «Vado avanti per il bene delle aziende» «I politici pugliesi, governatore in testa, hanno un altro impegno: destrutturare e distruggere il sistema produttivo pugliese». Ne è convinto il presidente di Confindustria Puglia, Angelo Bozzetto che attacca la Regione. Pronta arriva la replica del governatore Nichi Vendola: «Parla a nome dell'Ilva». L'AFFONDO - «Gli industriali pugliesi - afferma Bozzetto - erano in attesa di segnali dalla Regione Puglia a difesa delle imprese e dell'occupazione locali. Una riduzione del numero e dei costi dei consiglieri e degli assessori regionali per poter programmare una riduzione delle tasse? Il pagamento dei debiti arretrati che le Amministrazioni pugliesi hanno verso le imprese? L'accelerazione e semplificazione degli iter autorizzativi di migliaia di progetti che giacciono negli uffici regionali in attesa di essere approvati? Atti concreti per l'attrazione degli investimenti nella nostra regione? Niente di tutto questo. I politici pugliesi, Governatore in testa, hanno un altro impegno: destrutturare e distruggere il sistema produttivo pugliese». «E così - argomenta il presidente di Confindustria Puglia - dopo il capitolo annoso della confusa legislazione regionale in tema di fonti rinnovabili e dopo gli ultimi inefficaci interventi nei settori del mobile imbottito», è arrivato «il turno delle industrie, già assoggettate ad autorizzazione integrata ambientale, che vengono pesantemente messe in pericolo dalla proposta di legge sulle emissioni industriali, approvata all'unanimità dai Consiglieri di tutti i gruppi politici della V Commissione consiliare il 23 maggio scorso». «Le logiche che hanno mosso questa decisione - conclude - sono le stesse che da tempo utilizza la politica regionale. Innanzitutto l'illegittimità». LA REPLICA - «Mi addolora - risponde Vendola - che il gruppo Ilva, piuttosto che comprendere l'urgenza di dare nuovi e corposi segnali in termini di ambientalizzazione dell'impianto industriale tarantino, affidi all'attuale reggente di Confindustria Puglia, signor Bozzetto, un attacco ingiurioso e volgare alla mia persona e alla classe politica pugliese. Non mi impressiona questa caduta di stile e anzi mi stimola a proseguire, con tutto il Consiglio regionale, sulla strada intrapresa: quella della difesa, insieme, del lavoro e dell'ambiente, dell'industria e della salute». (CdM)

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