martedì 28 febbraio 2012

Raccolta differenziata "sperimentale" a Taranto?

Pensieri e parole sulla raccolta differenziata sperimentale in pieno “conflitto di interessi”. Ebbene si, stavolta non parla la giornalista ma la cittadina, domicliata nel Borgo di Taranto. Da qualche tempo, avevano posizionato i contenitori della differenziata sperimentale, umido e multimateriale eccetto il vetro, nelle tre scale dello stabile, angolare, con affacci in due strade: beh sono stati già sfrattati!
Consegnarono le pattumiere piccole marroni biologiche, senza avvisare, lasciandole nei pianerottoli degli appartamenti, con una scorta di sacchetti sumus destinati a conservare l'umido ed un volantino. Forse, avrebbero dovuto spiegare meglio il tutto ad ogni condomino, e non solo al portiere o all'amministratore condominiale?
Il 20 febbraio 2012 era la data di inizio di conferimento dei sacchetti sumus nei contenitori marroni destinati all'umido a piano terra, vicino al portone, uno a scala, con affianco un contenitorre blu (carta, plastica, metallo): i due contenitori si chiudono ermeticamente a scatto, e quindi poi ogni volta ci vuole una chiave, consegnata al portiere, per riaprirli; i contenitori misti erano piccoli, si riempivano subito, quelli dell'umido venivano lasciati aperti, per consentire a tutti di usarli quando il portiere era assente.
Qualcuno, convinto di essere di fronte a qualche emergenza igienico sanitaria, si è opposto ed ha richiesto di spostare i bidoni all'esterno.
Tristemente, sono finiti in Piazza Garibaldi. Da questa vicenda, si possono trarre consigli sul comportamento: informare bene ogni residente, per evitare si senta “minacciato” dai contenitori dell'umido e spiegargli che quei sacchetti sumus serviranno a fare fertilizzanti verdi all'unità di compostaggio. O almeno questo si spera; trovare un compromesso sul giorno di conferimento dell'umido e coinvolgere tutti, non lasciandoli soli nella libera e confusa interpretazione delle regole di raccolta.
Perchè, se l'obiettivo è aumentare la raccolta differenziata e alimentare la catena del riciclo, converrebbe no?
Un vero rammarico, vedere quei bidoni ammucchiati, chiusi a chiave, sul ciglio di Piazza Garibaldi, mentre dovrebbero essere a servizio dei condomini. Così va a finire nelle altre sperimentazioni? Alla fine, vengono sempre sfrattati con delusione dei cittadini più attivi e disposti a collaborare e indifferenza degli altri?
Non sarà questo il motivo del difficile decollo della raccolta differenziata porta a porta, che poi è portone a portone?
(Francesca Rana)


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