Inquinamento a Taranto il sindaco Stefàno attiva tavolo sull’Ilva
di MIMMO MAZZA
TARANTO - «La soglia di attenzione del Comune sui problemi ambientali è sempre molto alta». A scriverlo è il sindaco Ezio Stefàno in una lettera inviata al procuratore capo Franco Sebastio dopo che il magistrato aveva scritto al primo cittadino, al prefetto, all’Arpa, al procuratore generale e all’avvocato generale presso la corte d’appello, al presidente della Provincia, al presidente della Regione Puglia e al ministro dell’Ambiente.
Sebastio voleva sapere cosa intendono fare ministero dell’Ambiente, Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto per tutelare la salute dei cittadini tarantini alla luce degli esiti della perizia disposta dal gip Patrizia Todisco sulle emissioni dell’Ilva.
«Questa Procura - aveva scritto Sebastio - ha da tempo avviato una complessa indagine nei confronti dei responsabili dell’impianto siderurgico di proprietà della Ilva spa, in relazione a gravissime ipotesi di reato (disastro doloso, avvelenamento di terreni e sostanze alimentari, danneggiamento aggravato, violazioni alla normativa in materia di inquinamento atmosferico, eccetera) in danno alla comunità. Dal contenuto della relazione tecnica già depositata si desumono elementi conoscitivi tali da destare particolare allarme, prescindendo, ovviamente, dalla definizione di una connotazione penalistica che rientra nella competenza di questo ufficio e che dovrà essere verificata all’atto del completamento delle ulteriori verifiche, ancora in itinere».
Stefàno ha fatto sapere al procuratore capo di avere immediatamente attivato un tavolo di analisi per monitoriare la situazione, di aver scritto all’Arpa per sollecitare la verifica delle prescrizioni Aia da parte dell’Ilva e al direttore generale del ministero dell’Ambiente per chiedere di far applicare in temphttp://www.blogger.com/img/blank.gifi stretti all’Ilva la nuova normativa comunitaria sulle emissioni. Nel dossier inviato in Procura, Stefàno fa anche riferimento a possibili misure da adottare per limitare il traffico cittadino, possibile fonte di inquinamento atmosferico, anche se il comandante della polizia municipale, invitato a prender parte al tavolo di analisi sull’ambiente, ha fatto presente che è la particolare conformazione della città a creare file e incolonnamenti in alcuni momenti della giornata.
D’altronde, alla luce degli esiti della perizia compiuta dal pool nominato dal gip, francamente non sembra proprio il traffico il problema dei problemi di Taranto. (Mimmo Mazza - GdM)
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