lunedì 20 febbraio 2012

Processo Ilva: siamo agli sgoccioli..

Inquinamento dell’Ilva domani a Roma vertice per la seconda perizia

TARANTO - Ultima riunione, domani a Roma, dei tre esperti nominati dal gip Patrizia Todisco (il professor Annibale Biggeri, docente ordinario all'università di Firenze e direttore del centro per lo studio e la prevenzione oncologica, la professoressa Maria Triassi, direttore di struttura complessa dell’area funzionale di igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro ed epidemiologia applicata dell’azienda ospedaliera universitaria «Federico II» di Napoli, e il dottor Francesco Forastiere, direttore del dipartimento di Epidemiologia, Asl Roma), nell’ambito dell’incidente probatorio sulle emissioni dell’Ilva chiesto dal procuratore capo Franco Sebastio, dall’aggiunto Pietro Argentino e dal sostituto Mariano Buccoliero (e non dal Comune di Taranto come erroneamente detto dal governatore Vendola sabato scorso).

I tre periti stanno lavorando sugli aspetti medico-epidemiologici dell'indagine sulla quale è stata già discussa la perizia sui risvolti chimici. Alla riunione di domani prenderanno parte anche l’avvocato Carlo Petrone e il consulente Fernando Graziano, entrambi in rappresentanza della Provincia, i nove allevatori individuati parte lesa tramite il ricercatore, statistico-epidemiologo, dell'Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr Emilio Gianicolo, il Comune di Taranto con il professor Benedetto Terracini e la dottoressa Maria Angela Vigotti, l’Ilva con la dottoressa Eva Negri.

Il professor Forestiere ha sviluppato un progetto di lavoro che riguarda gli effetti delle emissioni dell’Ilva sulla popolazione e sui lavoratori, con la raccolta di tutta la letteratura scientifica riguardante la situazione di Taranto. Sinora sono stati acquisiti gli atti del progetto «Sentieri», sulla bonifica di 44 siti inquinati in tutta Italia (tra cui Taranto, ovviamente), il prospetto dei ricoveri ospedalieri nella città di Taranto dal 1998 al 2010, il registro tumori dell’Asl jonica del 2006, i dati forniti dai comuni di Massafra e Statte sulla migrazione della popolazione (il cambiamento del luogo ove risiedono gli abitanti, sempre all’interno dello stesso territorio comunale), il registro dei mesoteliomi in provincia di Taranto, il registro dei lavoratori esposti, i certificati di morte di operai che potrebbero aver contratto malattie durante il lavoro nel siderurgico.

Disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato di beni pubblici, getto e sversamento di sostanze pericolose, inquinamento atmosferico sono i reati per i quali sono indagati Emilio Riva, 84 anni, presidente dell’Ilva spa sino al 19 maggio 2010, Nicola Riva, 52 anni, presidente dell’Ilva http://www.blogger.com/img/blank.gifdal 20 2010, Luigi Capogrosso, 55 anni, direttore dello stabilimento Ilva, Ivan Di Maggio, 41 anni, dirigente capo area del reparto cokerie, Angelo Cavallo, 42 anni, capo area del reparto Agglomerato, tutti difesi dagli avvocati Francesco Mucciarelli, Egidio Albanese, Adriano Raffaelli, Tullio Padovani, Francesco Perli e Cesare Mattesi. La consegna della perizia è prevista per il prossimo 1 marzo.
MIMMO MAZZA (GdM)

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