La rotonda del lungomare è un bene di tutti non uno sterrato per parcheggiare!
Lo scorso mercoledì 7 dicembre il Comune di Taranto ha pubblicato l'"Avviso per la presentazione di proposte in project financing di interventi previsti nel programma triennale 2011/2013". Si tratta di "interventi fanno riferimento alla riqualificazione e completamento del polo sportivo al quartiere "Montegranaro-Salinella", alle attrezzature sportive per la scuola calcio, alla realizzazione del teatro di tradizione ex Fusco ed al parcheggio e piastra commerciale sulla rotonda del lungomare, alla ristrutturazione e completamento del palazzo Troylo".
In questo variegato pacchetto di offerte si legge ancora una volta la disperata richiesta di un Comune che annaspa nel programmare ed offrire servizi alla gente secondo una concreta strategia di rigenerazione organica di tutta la città.
Tra le mele marce in offerta ci sono sicuramente le grosse "rogne" di Palazzo Troilo e del Teatro di Tradizione (quale tradizione?), mentre fanno certamente gola il polo sportivo e, soprattutto, la piastra commerciale sul Lungomare.
Come quel naufrago che per capire se i fiammiferi erano ancora buoni non riuscì a trovare altro modo che accenderli uno per uno, il Comune in questi anni, di fronte ad un patrimonio ricchissimo e prezioso rovinato dall'incuria e dalla cattiva gestione, cerca di liberarsene, considerandolo un fastidioso oggetto di critiche, buono da svendere o regalare agli speculatori sempre in fila davanti alla porta di palazzo di città.
Di fronte alla possibilità di rivalutare una delle poche bellezze scampate ai saccheggi passati cioè il sistema del Lungomare con l'affaccio del Palazzo del Governo, sviluppando alla quota del mare banchine, passeggiate, locali e negozi che potrebbero arrivare, lungo la costa fino al viale Magna Grecia, la giunta Stefàno propone di riempire di auto e baracche di hot-dog una delle piazze più belle d'Italia!
Stiamo parlando di un'autentica e rara testimonianza di una stagione fondamentale per lo sviluppo del Borgo, di un esempio di quella monumentalizzazione urbana che faceva di Taranto la porta e la guida per la visione della nuova città italiana, mediterranea e coloniale. Condivisibile o meno sul piano politico, si tratta di un'opera architettonica integrale, scenograficamente riuscita ed ancora oggi validissima come scenario aperto polifunzionale per eventi su grande scala. Tutti noi abbiamo giocato o portato i nostri figli su quella Rotonda!
Inoltre, aprire ulteriori parcheggi e togliere spazi a pedoni e biciclette vuol dire attrarre altre automobili, incrementando ancora il traffico e la congestione della città. E' una politica perdente e vecchia, ormai superata persino da città a noi vicinissime come Bari che è investe da dieci anni in parcheggi di scambio esterni, aree pedonali, piste ciclabili.
Con questo comunicato chiediamo che venga ritirato il bando e che la giunta Stefàno cambi politica nei riguardi dei beni pubblici. Chiediamo che abbia il coraggio di dire a noi cittadini cosa vuol fare con il nostro patrimonio, sottoponendo al giudizio di tutti le decisioni che riguardano la bellezza, il futuro e la memoria della città!
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