lunedì 5 dicembre 2011

L'aggiornamento del registro europeo emissioni E-PRTR

Ambiente: grazie a nuove mappe i cittadini europei hanno una panoramica dell’inquinamento atmosferico causato da fonti diffuse

Il registro su scala europea ha la finalità di aiutare i cittadini europei a partecipare attivamente alle decisioni relative all’ambiente. La Commissione europea e l’Agenzia europea per l’ambiente, in stretta collaborazione con il Centro comune di ricerca (il servizio scientifico interno della Commissione) hanno pubblicato oggi on line nuove mappe che permettono ai cittadini per la prima volta di localizzare le principali fonti diffuse di inquinamento atmosferico come i trasporti e l’aviazione. Nelle 32 nuove mappe vengono indicati i luoghi di emissione di alcuni inquinanti come gli ossidi d’azoto e il particolato. Le mappe integrano i dati esistenti relativi alle emissioni dei singoli impianti industriali disponibili presso il registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (PRTR europeo).

L’E-PRTR, istituito nel 2009 per agevolare l’accesso alle informazioni ambientali, contiene già dati raccolti presso i singoli impianti industriali (fonti puntuali) e da oggi informazioni sulle emissioni dal trasporto stradale, marittimo, aereo, dal riscaldamento degli edifici, dall’agricoltura e dalle piccole imprese (fonti diffuse).
Le fonti diffuse d’inquinamento sono sparse un po’ dappertutto e/o concentrate in aree ad alta densità di popolazione. Una elevata quantità di emissioni provenienti dalle case e dai veicoli rappresenta a livello collettivo una importante fonte diffusa di inquinamento, in particolare nelle città.
Il nuovo insieme di 32 mappe permette ai cittadini europei di vedere su scala di 5 km per 5 km dove si trovano le fonti di inquinamento. Esse riguardano in particolare gli ossidi di azoto (NOX), gli ossidi di zolfo (SOX), il monossido di carbonio (CO), l’ammoniaca (NH3) e il particolato (PM10).

Cosa mostrano le mappe?

I dati relativi alla qualità dell’aria sono messi a disposizione del pubblico dai fornitori di dati[1], ma non forniscono informazioni relative alle varie fonti di inquinamento. Le nuove mappe segnalano le emissioni locali di inquinanti atmosferici, e permettono ai cittadini di avere una visione dettagliata del loro quartiere. Inoltre, tali dati possono essere utilizzati dagli esperti in materia di qualità dell’aria per i loro lavori di modellizzazione, e ciò permette di valutare gli effetti sull’ambiente delle emissioni locali.

Le mappe relative alla distribuzione geografica rivelano ad esempio, la presenza di “punti caldi” in materia di emissioni di ammoniaca (NH3) provenienti dall’agricoltura della pianura padana in Italia, dalla regione francese della Bretagna, e dai paesi del Benelux. Elevati livelli di emissioni di ammoniaca possono nuocere all’ambiente contribuendo all’acidificazione e all’eutrofizzazione del suolo e delle acque dolci.
Esse inoltre mostrano l’estensione delle emissioni di NOX e PM10 dovute al trasporto su strada nelle grandi zone urbane e lungo le principali reti stradali. Nelle città il trasporto su strada è largamente responsabile dei livelli di PM10 nell’aria che respiriamo.
Le carte sono accessibili al seguente indirizzo:
http://prtr.ec.europa.eu/DiffuseSourcesAir.aspx

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