TARANTO (26 settembre) - Passerà alla storia come una delle più grandi opere “incompiute” e sicuramente esempio di spreco di denaro del Tarantino. Parliamo dell’ex mercato ittico galleggiante che ormai da qualche giorno si è adagiato sul fondo del mare, alla riva di via delle Fornaci, per un cedimento strutturale dovuto, forse, alla mancata manutenzione negli anni.

Insomma un’opera “ingombrante” sia politicamente che economicamente, nata per offrire servizi ai cittadini e ai rivenditori che sembra però aver creato solo dei danni, economici, s’intende, visto che ora, dopo il cedimento che ha portato all’“affondo” del mercato si dovranno spendere anche altri soldi per il recupero, dal fondo del mare, ed eventuale recupero per un futuro utilizzo della struttura di cui, ad oggi, non si conosce esattamente lo stato dell’arte. Come a dire oltre il danno la beffa.
Potrebbe essere annoverata tra le opere finite e non utilizzate, o almeno totalmente, anche l’aeroporto di Grottaglie che oggi è solo una base logistica in cui arrivano i carichi destinati ad Alenia, la società di Finmeccanica che realizza velivoli militari, regionali e commerciali. E che resta in attesa di autorizzazione per il transito di velivoli civili.
E la lista potrebbe continuare con opere che non possono essere definite propriamente cattedrali nel deserto ma hanno comunque registrato spreco di soldi pubblici. (Quotidiano)
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