lunedì 5 agosto 2013

«I rifiuti dell’Ilva finiscono nelle discariche locali»

Sos di «Vigiliamo»

Il comitato “Vigiliamo” di Grottaglie, ha lanciato l’allarme sulla possibilità che i rifiuti dell’Ilva possano essere smaltiti nelle tre discariche della provincia di Taranto e perciò invita all’unitaria mobilitazione dei «cittadini, comitati, mamme, medici e soprattutto pediatri, residenti nelle zone delle tre discariche per rifiuti speciali Ecolevante a Grottaglie, Vergine a Lizzano e Italcave tra Statte e Taranto, per la tutela dell’ambiente e della salute anche per le future generazioni».
Nel ricordare, al proposito, ai sindaci di tutti i comuni ionici «che siete responsabili della salute dei cittadini», il comitato rileva al proposito che «da quanto riportato in questi giorni dalla stampa sembra che le discariche dell’Ilva, piene tra l’altro di amianto, siano insufficienti sia per la continuazione delle attività dell’acciaieria che per le operazioni di bonifica». Ma rifacendosi al “Sole 24 Ore”, l’allarme potrebbe divenire anche una probabilità che quei terreni inquinati dello stabilimento siderurgico più grande d’Europa possano trovare degna sepoltura nelle discariche del tarantino.
Solo un allarme? Il sub commissario Edo Ronchi per la bonifica dell’Ilva, tra l’altro, ha sostenuto che, relativamente ai parchi minerali, ove sono stoccate materie prime, l’Ilva affiderà i lavori entro fine agosto subito dopo avere risolto il problema del deposito dei terreni, parecchio inquinati, che saranno smossi a seguito dei lavori stessi. «Dove saranno “depositati” questi terreni? Si tratta, come dice il sub commissario Edo Ronchi, di “terreni contaminati” – rileva il comitato Vigiliamo – e allora siamo sicuri che non siano destinati alle discariche per rifiuti speciali della provincia di Taranto, Ecolevante, Vergine e Italcave?».
Per gli ambientalisti di Grottaglie questo preoccupa per il pericolo «di inquinamento ambientale da metalli pesanti e con l’insufficienza dei controlli che Vigiliamo e gli altri comitati continuano a denunciare da un decennio. Con il grave disagio dei cattivi odori e con il pericolo che dissennati e criminali “giri bolla” pos - sano convogliare in queste discariche anche rifiuti pericolosi non inertizzati e selezionati, come dimostrano i diversi processi che si sono succeduti in questi anni ». Ma “Vigiliamo” direttamente ai primi cittadini chiede «cosa intendono fare i sindaci di Grottaglie, Alabrese, di San Marzano, Tarantino, di Statte, Miccoli, e di Lizzano, Macripò? Quali garanzie si stanno affrettando a chiedere? Quali controlli sull’aria, il terreno e le falde acquifere?». (GdM)

Nessun commento: