venerdì 24 dicembre 2010

Facciamo chiarezza sull'operazione "Rifiuti in Puglia"


Quarantacinquemila tonnellate di rifiuti in un territorio già martoriato da una quantità di inquinamento equivalente, per Tossicità, a quello di intere nazioni viene accettato senza problemi dai parlamentari pugliesi. Chiamando questo via libera "atto di solidarietà", la responsabilità viene implicitamente addossata alle popolazioni campane. Ma quei cittadini esasperati, in lotta per tentare di proteggere la propria salute, nulla ci hanno chiesto; e non è possibile far credere che si tratti di una misura speciale per un'emergenza transitoria quando né il governo centrale né quello regionale hanno posto le condizioni per un superamento del problema. Si tratta invece dell'arrogante imposizione militare di una politica di affarismo sull'immonizia, finanziata coi soldi dei cittadini (CIP 6 ed equivalenti), fatta di discariche e di

"termovalorizzatori" (inceneritori), che ignora volutamente le politiche più sensate di gestione dei rifiuti, basate sulla raccolta differenziata e sul riciclo finalizzato al riutilizzo e chieste dai comitati cittadini perché, in luogo di profitti e inquinamento, creerebbero risparmio ed

anche occupazione. Questa alternativa viene continuamente schiacciata dalla produzione di un'emergenza che, come rilevato dagli organismi dell'Unione Europea, nulla si fa per scongiurare. "E' sorprendente notare come nelle stesse ore che si sono lanciati proclami di solidarietà per i rifiuti Campani, contemporaneamente viene firmato il piano di rientro sanitario regionale pugliese". In questo quadro si inserisce l'accordo dei due figli di Puglia, Vendola e Fitto: accettazione dei rifiuti in cambio del piano di rientro sanitario.

Una dimensione, quella sanitaria, in cui salute e inquinamento continuano a intrecciarsi a discapito della prima, visto che il San Raffaele, a favore del quale Vendola chiuderà diversi ospedali pubblici, già manda in Puglia dal nord i propri rifiuti tossici (proprio in questo periodo il giornalista Lannes ha chiesto a Vendola delucidazioni su tali rifiuti, ma non ha avuto nessuna risposta). Del resto, di fronte alla decisione del ceto politico parlamentare di imporre con la forza tutte le politiche affaristiche così dette "economiche" che portano vantaggi a pochi e svantaggi a molti, comportanti devastazione territoriale, nessun amministratore locale conta nulla. Prima che in Campania, dove il governo Prodi fece manganellare inermi dimostranti di mezz'età seduti per terra, lo hanno sperimentato e filmato i cittadini della Val di Susa, mostrandoci un funzionario di polizia che dice a un sindaco: "Voi qui non rappresentate più lo stato. Lo rappresentiamo noi." Essendo nostra convinzione che non bisogna trattare sulla salute; consapevoli, per l'andamento di analoghe situazioni italiane, che gli amministratori locali non possono sostituire l'organizzazione della popolazione sui propri problemi, chiediamo ai politici di non offendere l'intelligenza dei cittadini chiamando "solidarietà" un'imposizione affaristica.

Solo una seria raccolta differenziata, finalizzata al riutilizzo, porta alla strada per la risoluzione dell'emergenza rifiuti, non solo in Campania, ma in ogni dove. Molti i politici ottusi che non voglio ne sentire, ne vedere avanti ad una collaborazione fattiva e di volontà popolare di fronte alla realtà dei fatti dimostrati in tante realtà italiane.In tanti ci hanno provato. Lannes, Conte, gli stessi sindaci della provincia tarantina. Lannes aspetta ancora una risposta, Conte addirittura è stato cacciato e poi interdetto dal manifestare un sit-in. I sindaci semplicemente ignorati.

Questa è democrazia da una persona che chiede solidarità?

A riprova dell'estrema consapevolezza dei cittadini in questi giorni circa 3000 persone sono scese nelle strade di Lizzano per ribadire che la 'solidarietà' è solo IPOCRISIA quando non porta soluzioni, è ipocrisia quando si finge che appalti stabiliti ad Agosto possano riferirsi ad emergenze scoppiate in Ottobre, è ipocrisia quando difronte ad un emergenza prodotta da 1000 tonnellate ( e circa 20000 nella provincia)di rifiuti ce ne mandano 45.000! quella stessa consapevolezza ha spinto le persone difronte alla discarica di Italcave per vedere di persona questi sicurissimi camion arrivare... e come da copione li ha trovati INQUIETANTI e maleodoranti visto che continuavano a perdere percolato!

E' proprio per quest'ipocrisia che non ci fidiamo della tanto repentina ripartenza dei camion, non crederete davvero che questo teatrino possa tranquillizzarci?

Lo abbiamo già ribadito e continueremo a farlo l'unico vero atto di solidarietà verso la nazione itera è l'adozione reale di una politica che porti a rifiuti zero, e non ci fermeremo finchè non riusciremo ad attivarla, finchè tutte le discariche e gli inceneritori inutili che devastano questo territorio non verranno chiusi per sempre in ragione di un crescente indotto legato alla differenziata vera quella finalizzata al riutilizzo.


Comitato per Taranto, AttivaLizzano, Malati Infiammatori cronici, CarosiNOdiscariche,Comitati di Quartiere, Meetup 100 Masserie Taranto, Meetup Amici di Beppe Grillo, CORITA e WWF TRANTO, Taranto libera, Sinistra Critica.

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