mercoledì 2 dicembre 2015

Negatio della prorogatio

Taranto, il Csm manda in pensione il procuratore del processo all'Ilva. E lui: "Farò ricorso"

Il plenum del Csm ha deliberato la cessazione dalle funzioni, per raggiunti limiti di età, di Franco Sebastio e altri 83 magistrati in tutta Italia. Il capo della Procura di Taranto impegnata nel caso Ilva ha già annunciato ricorso. Sebastio aveva già impugnato davanti al Tar il bollettino ufficiale del ministero di Giustizia che ha messo a concorso il suo posto. Il tribunale amministrativo non è fin qui entrato nel merito perché il provvedimento che lo pone in pensionamento anticipato dal prossimo primo gennaio non era ancora scattato, ma Sebastio continuerà la sua battaglia, dice, perché “è una questione di principio”.
Tarantino, classe ‘42, Franco Sebastio già nel ’62 è cancelliere in tribunale, come suo padre e suo nonno. Entra in magistratura sette anni dopo. Pretore prima a Gallarate, poi a San Pietro Vernotico e infine a Taranto, dove comincia una lunga carriera dal civile al penale. Già nel ’79 è in prima linea contro i reati ambientali, per i quali mette su una sezione specializzata della Pretura di cui diventa procuratore capo a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta.
Sua, da pretore, nel 1982 la prima sentenza di condanna per i vertici del siderurgico, all’epoca di Stato, per inquinamento. Un pezzo di “archeologia giudiziaria”, lo ha definito mostrando il testo ai giudici durante una recente requisitoria al processo dell’amianto killer, “ma a ben vedere sembra scritta oggi. segno che non è cambiato molto”, disse. Sempre sul fronte ambientale salgono alla ribalta della cronaca le inchieste sull’inquinamento dei fiumi Patemisco e Galeso, così come quella sugli scarichi inquinanti in Mar Piccolo.
Procuratore aggiunto per otto anni, Sebastio diventa procuratore della Repubblica nel novembre 2008 a 65 anni coronando il suo sogno: concludere la carriera nella sua città. Nel 2012 ottiene la conferma per altri quattro anni, ma di recente Palazzo Chigi ha revocato la proroga. Qualche maligno potrebbe pensare che il braccio di ferro più volte scatenato fra Procura e governo sul caso Ilva possa aver agevolato la decisione sul pensionamento anticipato del procuratore. (Rep)

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