INIZIATIVA DELL'ASSOCIAZIONE CENTROPUREIO DI MARTINA (BOTTEGA COMMERCIO EQUO E SOLIDALE- via della Valle). E' un Via Crucis alternativa, davanti ai cancelli dell'Ilva, per parlare dei 'poveri cristi' di oggi, che si ammalano e che muoiono, immolati sull'altare dell'industria. Marinella Marescotti
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Quando si giustifica la morte con l’ipocrita ragione di uno sviluppo necessario ed utile alla sussistenza di un territorio che usufruisce del lavoro per dar da mangiare alla sua gente...Quello è puro sotto-sviluppo.Tanti martinesi (oltre che tarantini) hanno usufruito dei veleni di quel contenitore puzzolente di ingiuste cause e hanno accettato, per dover mantenere una famiglia, che la morte ‘bianca’ se li portasse via.
Siamo tut...ti colpevoli se ancora oggi quel mostro è ancora lì che emette morte dalle sue ciminiere.Vogliamo provocare”una Settimana Santa fuori dalle porte dell’Ilva.
Per ricordare tutti coloro che non ci sono più, grazie ad uno sviluppo che continua a seminare diossina ovunque, da una ‘Riva all’altra’”delle nostre coste. Riprendiamoci un pezzo di storia, abbandonato al nostro ‘letargo’ da succubi dell’accettazione passiva.
Da lunedì santo a venerdì santo (18 aprile - 22 aprile) dalle 19:00 alle 23:00 di ogni sera, davanti ai cancelli dell'ILVA, sulla statale 100, chi vorrà veglierà, al calore di un fuoco discutendo di argomenti riguardanti l’ambiente, la salute, ma soprattutto le alternative da presentare a chi si aggrappa al solito latin-motiv: ‘E come si fa con quelli che ci lavorano?’.
Il venerdì sera dalle ore 19:00 ci sarà la ‘Via crucis dei misteri dell’Ilva.’.
Una buona scusa per i cattolici che vogliono vivere una settimana santa all’insegna di chi è morto e sta morendo per difendere il PIL di Taranto.
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